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È giunta l’ora di Agim

Gran momento di forma per il macedone: merita una chance da titolare

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Dall’inizio della stagione in poi, l’ultima settimana è stata probabilmente l’acme dell’esperienza in rossoblù di Agim Ibraimi: il ragazzo è in stato di grazia e su di giri per le ultime incoraggianti prestazioni. Dopo esser guarito definitivamente dai problemi fisici che lo hanno attanagliato per un periodo prolungato, sono arrivati prima i gol a raffica in partitella settimanale, poi la prima marcatura ufficiale in campionato contro l’Udinese, infine la rete decisiva in nazionale nell’amichevole di ieri tra la sua Macedonia e la Lettonia, per la cronaca finita col punteggio di 2-1 per i balcanici proprio grazie al rigore decisivo del calciatore rossoblù.

Insomma, un vero e proprio magic moment: uno di quei periodi di forma che vanno – o perlomeno andrebbero – sfruttati. E quale circostanza migliore di quella che si presenterà a mister Lopez nella trasferta di sabato a Catania, con Adryan infortunato e indisponibile, Cabrera ormai ai margini del progetto tecnico e con Cossu reduce da un tour de force, complice la squalifica di capitan Conti, più che probante per un calciatore prossimo a tagliare il traguardo delle 34 primavere?

Fin qui lo spazio concesso a Ibraimi è stato davvero poco: Lopez probabilmente non lo vede nel ruolo di trequartista puro, al contrario reputa il macedone di difficile collocazione tattica. Ma il ragazzo merita un’occasione, merita un posto da titolare.

Anche nei minuti finali dello scorso match contro l’Udinese, Agim ha dimostrato di poter e saper svolgere quel ruolo; inoltre, ha messo in mostra determinazione e voglia pazza di far gol anche a costo di risultare egoista (chiedere a Vecino), sebbene il rischio fosse calcolato e il risultato lo consentisse.

Nessuna presa di posizione autoritaria, dunque, ma solo una conquista dei propri spazi, quasi a dire “Anch’io posso essere importante”. Ibraimi si è finalmente preso con autorevolezza il meritato premio, ma ora vuole di più. Vuole un ruolo da protagonista.

E chissà se Lopez glielo concederà: di certo sarebbe meritato.

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