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Marco, ti aspettiamo!

Ennesimo calo di forma per Marco Sau, alla seconda panchina consecutiva. Sono appena 5 le marcature nella stagione in corso. Sabato potrebbe esserci una nuova chance?

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Non accenna a placarsi il “periodo nero” di Marco Sau, che in questa stagione non ha ancora avuto l’opportunità di giocare con continuità e siglare un numero di reti che si confà a un attaccante del suo calibro.

Il bomber, originario di Tonara, venne riaccolto in Sardegna da figliol prodigo, dopo essere stato mandato per cinque, lunghi anni, a girovagare tra le serie minori italiane.
Pattolino, così veniva chiamato da piccolo, cominciò il suo esodo nel 2007/2008 a Manfredonia, dove segnò 10 reti, non riuscendo però a confermarsi le due stagioni successive, a Bergamo (sponda Albinoleffe) e Lecco.

Nel 2010 approdò a Foggia, alla corte di Zeman, che ne esaltò le qualità offensive, rendendolo un vero e proprio bomber: furono 20 le marcature a fine campionato. La stagione successiva, la prima nella serie cadetta, Sau riuscì addirittura a migliorarsi. 21 gol gli consentirono di diventare, a Castellamare di Stabia, l’idolo della tifoseria.

A quel punto il Cagliari non potè che farlo rientrare alla base. Il bomber non tradì le aspettative, e fu autore di un campionato più che positivo, che si tradusse in 12 reti e nella meritata chiamata in Nazionale da parte di Prandelli, con tanto di esordio, il 31 maggio, contro la Repubblica Ceca.

All’inizio della stagione in corso di svolgimento tutti gli occhi erano puntati su Marco, seguito in estate anche da importanti club, ma blindato dalla società rossoblù. Fastidiosi infortuni, già dal periodo della preparazione, che col passare dei mesi sono diventati recidivi, ne hanno condizionato il rendimento.

Appena 5, infatti, sono state le marcature fino a questo momento, 4 in casa e una in trasferta, in 22 incontri disputati. Molti dei quali partendo dalla panchina.
Con il gol del pareggio contro il Sassuolo e la doppietta rifilata al Genoa, oltre alla spumeggiante prestazione di Parma, sembrava che il periodo nero di Sau fosse terminato.

Ora, però, un nuovo calo di forma, che già si era intuito nell’anonima prestazione al Sant’Elia contro il Livorno, nel match perso 1-2: l’attaccante, dunque, si è riaccomodato in panchina. Prima a Milano, in occasione del match pareggiato contro l’Inter, dove Lopez aveva evidenziato come Sau avesse necessità di riacquisire una adeguata condizione fisica, poi domenica scorsa contro l’Udinese.

Il gran momento del duo Ibarbo-Pinilla, inoltre, lo ha fatto scivolare all’ultimo posto nelle gerarchie dell’attacco rossoblù, dietro anche a Nenè, Adryan e Ibraimi. Tuttavia, ci auguriamo di rivedere al più presto Pattolino titolare, o almeno per uno scampolo di gara.

Che già sabato, contro il Catania, possa essere l’occasione giusta? L’infortunio di Ibarbo ieri sera con la propria nazionale e la probabile assenza di Adryan aprono uno spiraglio per la “rinascita” di Sau.

La panchina non fa per i bomber. Anche perché i loro gol, in chiave salvezza, potrebbero essere importanti come il pane.

Forza Marco, ti aspettiamo per festeggiare insieme a te una nuova rete sotto la Curva Nord. Ma se vorrai regalarcene prima una in trasferta, ci farà ancor più piacere!

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