Svegliati Federico, non è un sogno. Una doppietta a San Siro alla prima da titolare in Serie A. Due gol che ribaltano l'iniziale vantaggio dell'Inter. Due acuti che permettono al Cagliari di espugnare la Scala del Calcio, conquistando i primi punti stagionali in trasferta, ma soprattutto due squilli che arrivano dritti dritti a Giampiero Ventura, commissario tecnico della Nazionale Italiana, presente sugli spalti a Milano.
Questa è la pazza storia di Federico Melchiorri. Caduto più volte durante la sua carriera da professionista, ma sempre pronto a rialzarsi. Dal cavernoma venoso congenito alla testa passando per la rottura dei legamenti crociati. In molti avrebbero deciso di gettare la spugna. Non lui. Ripartito con umiltà dall'Eccellenza ed esploso in Serie B prima con il Padova, poi con il Pescara ed infine con il Cagliari.
Ed eccolo adesso, sorridente come non mai. Strizza l'occhio alla Nazionale. Un sogno, sia chiaro, ma quando si apre un nuovo ciclo tutti devono rimettersi in discussione e allora perché non puntare al massimo obiettivo? D'altronde in poco tempo ha già dimostrato di poter avere un ruolo da protagonista in Serie A.
A Ventura serve per caso un bomber? Sì? Allora osservi con attenzione (come già sta facendo) il Cagliari. Tra un Borriello che vive una seconda giovinezza e un Melchiorri pronto a consacrarsi, c'è l'imbarazzo della scelta.
Non è stata scritta la parola "fine" nella favola Melchiorri. Ci sono ancora tanti fogli bianchi, pronti ad essere riempiti di inchiostro.