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Dessena, la terza vita in rossoblù

Il Capitano sempre più vicino al ritorno in campo dopo il pauroso incidente di un anno fa: per lui il terzo atto con la maglia del Cagliari

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Questa di Daniele è una storia vera. È il dieci maggio dell'87 quando Parma dà i natali a Daniele Dessena. Proprio qui muoverà i suoi primi passi calcistici, prima di sentire il richiamo della sua terra d'origine, la Sardegna. Nelle sue vene scorre sangue isolano, il nonno è di Benetutti e i suoi parenti tifano Cagliari. Il 31 Agosto 2009, pertanto, è un giorno felice in casa Dessena.

Daniele sbarca nell'isola per consacrarsi in rossoblù. Ce la fa, eccome se ce la fa. Ventinove gettoni impreziositi da tre centri, di cui una gemma: una rovesciata che dalle parti di Catania ricordano ancora, mentre qui a Cagliari non l'hanno scordata neppure i muri. Il fatto è che l'esplosione di Dessena la vedono in Sardegna come la vedono oltremare, Di Carlo (neo allenatore della Samp, detentrice di metà cartellino, e suo ex tecnico al Parma) punta il dito: "Lo voglio". Garrone scuce i quattro milioni e lo riscatta. Traghetto verso Genova, le strade tra Daniele e la Sardegna si dividono.

In Liguria Dessena è l'ombra del factotum ammirato nella terra dei quattro mori, la Samp vive il dramma della retrocessione dopo aver disputato un preliminare di Champions (e sfiorando l'accesso ai gironi) e il ragazzo decide di restare in blucerchiato anche in B. Combina poco e nulla, ma il fato decide di consegnargli un regalo di Natale posticipato: 28 dicembre, telefonata da Cagliari. "Qui ci servi per la salvezza, ti aspettiamo".

Dessena non ci pensa nemmeno, sceglie il ritorno in rossoblù, dove torna titolare, ritrova lo smalto dei giorni migliori e guadagna riscatto e conferma. Dopo tanto tempo passato a girovagare, forse è arrivato il momento di dire "casa". Lo dice eccome, perché dopo cinque anni e mezzo Daniele è ancora qua, con l'obiettivo di diventare una bandiera di questo club. Ma la sua storia non è mica finita.

Nel racconto bisogna inserire un'altra data. Purtroppo. 28 novembre 2015, i tacchetti di Coly si schiantano sui sogni del capitano dei sardi. La carriera gli passa davanti come un film, tibia e perone che vanno a farsi benedire. Eppure ho fatto un'introduzione: nato a Parma, sangue sardo. Testardo. Guerriero. Il 2016 sta finendo.

La terza vita di Daniele in rossoblù sta per cominciare. Felice, con un popolo che lo ama y final.

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