Melius abundare quam deficere (diceva un vecchio detto latino). Un reparto quello offensivo sardo che è costituito da giocatori di qualità: da Sau a Borriello, passando per Melchiorri e Giannetti. Quando si ha così tanta abbondanza, però, scegliere diventa tutt’altro che semplice. Attualmente le gerarchie in casa Cagliari dicono che il talento di Tonara e il bomber napoletano sono i titolari della formazione base rossoblù.

Tuttavia, sia il 9 che il 32 scalpitano per trovare spazio ed essere decisivi per la causa rossoblù. Entrambi i giocatori, infatti, possono “spaccare” in due le partite con le loro giocate e rendersi costantemente pericolosi, mettendo in apprensione le difese avversarie.

Da un punto di vista tecnico, Melchiorri è un attaccante dotato di un ottimo dribbling e il cui punto di forza è la progressione palla al piede, prima di presentarsi di fronte al portiere. Nel 4-3-1-2 di Massimo Rastelli, viene schierato come prima punta e si trova a suo agio sia con un partner offensivo più rapido (come Marco Sau) o con un centravanti boa come Borriello. Inoltre riesce a tirare con naturalezza con entrambi i piedi e lotta su tutti i palloni, mostrando una grande generosità e una grinta invidiabile.

Per quanto concerne invece Giannetti, la punta senese è il prototipo perfetto dell’attaccante moderno: dribbling, attacco della profondità, intelligenza tattica e duttilità sono le sue armi principali. A queste caratteristiche, si aggiunge anche il suo buon feeling con il gol.

Tante opzioni quindi per l’allenatore del Cagliari, ma c’è la consapevolezza che bisogna prendere delle decisioni importanti riguardo la conformazione della squadra, a seconda dell’avversario. È evidente che durante l’anno, tutti i giocatori della rosa rossoblù (compresi ovviamente Melchiorri e Giannetti), potranno dire la loro ed essere determinanti nel raggiungere l’obiettivo principale di questa stagione ovvero la permanenza in Serie A.