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L'esordiente è un problema? No, è normalità

Sono cinque i tecnici che, oltre all’allenatore campano del Cagliari, esordiranno nella massima serie

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Il prossimo campionato di serie A sarà caratterizzato dall’esordio di alcuni allenatori, che si apprestano a conoscere per la prima volta il grande calcio nel Belpaese. Oltre al Cagliari, che ha confermato alla guida tecnica (di certo non senza smorfie da parte di una buona fetta di supporters rossoblù) Massimo Rastelli. 

Anche Crotone, Pescara, Genoa, Empoli e Lazio avranno dei nuovi nonché esordienti condottieri in panchina. Insomma, la normalità.

Nello specifico, Davide Nicola guiderà i calabresi, Massimo Oddo gli abruzzesi, Ivan Juric nella Marassi rossoblù, mentre Marcelo Bielsa porterà la sua grande esperienza internazionale in quel di Roma, sponda Lazio. Conosciamoli meglio.

Massimo Rastelli: l’allenatore di Torre Del Greco, dopo le esperienze alla guida di Juve Stabia ed Avellino, ha avuto la sua grande opportunità in quel di Cagliari, dove ha conquistato la promozione e il primo posto in classifica. Ora la grande possibilità di calcare palcoscenici importanti come quello della serie A. Come da tradizione, la formazione sarda, anche con Rastelli, proporrà il classico 4-3-1-2, modulo che i rossoblù utilizzano dal 2007, quando sulla panchina sedeva Davide Ballardini.

Davide Nicola: dopo l’esperienza negativa della scorsa annata con il Bari (fu sostituito a gennaio da Andrea Camplone), la dirigenza del club calabrese, dopo aver sondato diversi profili per sostituire al meglio il condottiero della storica promozione (Ivan Juric), ha optato a sorpresa per l’ex terzino del Toro. Una scommessa certamente importante per il presidente Vrenna e il Ds Ursino. Da un punto di vista tattico, il Crotone in massima serie potrebbe presentarsi con un 4-3-3 offensivo.

Massimo Oddo: tra i competitors esordienti in A e che Rastelli dovrà affrontare lungo l’arco della stagione, l’ex esterno basso di Milan e Lazio ha vissuto la sua carriera da allenatore a 360 ° nel mondo Pescara: nel 2014 assumendo la guida tecnica della Primavera, subentrando a Marco Baroni alla fine del campionato cadetto 2014-2015 (sfiorando la promozione ai play-off) e guadagnandola poi l’anno successivo battendo in finale play-off il Trapani di Serse Cosmi. Dopo la promozione conquistata da Zeman, ora tocca a Oddo. Quest’ultimo proporrà il medesimo schema del Cagliari, ovvero il 4-3-1-2 con il rombo a centrocampo.

Ivan Juric: il tecnico croato, nell’ultima annata cadetta, ha sorpreso tutti, portando in alto il Crotone e consentendogli di conquistare la prima storica promozione in serie A. Le strade dell’ex guida tecnica del Mantova e dei calabresi, tuttavia, si sono separate, poiché Juric ha accettato le lusinghe provenienti dalla Genova rossoblù, suo vecchio amore. Il croato erediterà la panchina rossoblù, succedendo al suo maestro calcistico, ovvero Gian Piero Gasperini. Tatticamente, modulo che vince non si cambia: avanti con il 3-4-3, ricetta di “gasperiniana” memoria e riproposta dallo stesso Juric.

Giovanni Martusciello: dopo una carriera in cui ha vestito le maglie di Empoli, Genoa, Palermo, Cittadella, Sambenedettese, Lucchese e Pontedera, la sua avventura da allenatore è iniziata proprio con l’Empoli nel settore giovanile. In seguito è stato vice di Aglietti, Sarri e in ultimo Giampaolo, da cui poi ha ereditato la panchina dei toscani. Ora, a 45 anni, arriva la grande occasione da tecnico della prima squadra dell’Empoli. Toccherà a lui mandare avanti la tradizione del bel gioco al Castellani, con lo stesso schema tattico lanciato dai suoi predecessori, ovvero il 4-3-1-2.

Marcelo Bielsa: l’allenatore di Rosario (Argentina), soprannominato “El Loco” (in italiano letteralmente significa “il pazzo”), nel corso della sua carriera, è diventato noto ai calciofili per il suo approccio metodico nell’affrontare le varie partite. Questa modalità di lavoro l’ha portato ad avere successo in molte squadre che lui ha allenato.  Dagli addetti ai lavori è tutt’ora considerato uno dei tecnici più forti al mondo. Bielsa fa del gioco offensivo il suo motto, adottando il 3-3-1-3 con giocatori bravi sia nella fase difensiva che in quella d’attacco. A lui si sono ispirati diversi allenatori importanti come Gerardo Martino (ora Ct dell’Argentina) e Pep Guardiola.
Serie A, debutto per Rastelli con il Cagliari, ma è in ottima compagnia!

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