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Dalla polvere all’altare

Dalla crisi alla gloria: i rossoblù pronti a spiccare il volo per la A

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Di questi giorni, un anno fa, il Cagliari retrocedeva in serie B, dopo 11 stagioni consecutive nella massima serie. È stato un lungo testa a testa con l’Atalanta, conclusosi a sfavore dei rossoblù, che ha spalancato le porte della cadetteria. Un duro colpo per la nuova dirigenza cagliaritana che puntava ad un progetto ambizioso.

Il Cagliari ha iniziato la stagione agonistica con l’obiettivo di centrare una immediata risalita in serie A. L’inizio del torneo è stato molto promettente, con il successo netto dei sardi in casa contro il Crotone per 4-0. Una vittoria all’esordio che aveva ridato alla piazza un rinnovato entusiasmo. I rossoblù si sono presentati con un atteggiamento nuovo, propositivo, e con una capacità realizzativa notevole.

Il girone di andata per la squadra sarda è contraddistinto da ben 14 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.

Un ruolino di marcia da record per una squadra del campionato cadetto.

Nella seconda parte del campionato, però, le cose cambiano e per i rossoblù iniziano le prime vere difficoltà. Alla prima di ritorno, in occasione dello scontro contro il Crotone, il Cagliari perde 3-1. I sardi, tuttavia, non si lasciano intimorire e infilano cinque vittorie consecutive contro Ternana, Avellino, Entella, Latina e Pescara.

Nelle successive otto partite, i rossoblù rimediano cinque sconfitte, di cui tre al Sant’Elia. Quello che sembrava un fortino inespugnabile, si rivela terra di conquista. Il Cagliari sembra aver perso concentrazione, passa spesso in svantaggio e ha difficoltà a recuperare il risultato. Un calo inatteso, che provoca i primi malumori all’interno della tifoseria sarda.

Rastelli spesso corre ai ripari, difendendo i propri giocatori. I moduli cambiano, ma non danno la scossa necessaria per tornare a essere gli schiacciasassi di inizio campionato. La goleada che travolge il Brescia sembra promettere la svolta tanto attesa, ma nelle successive tre partite contro le ultime della classifica, il Cagliari stenta e non riesce a vincere. Per molti è una crisi psicologica.

Le grandi aspettative che da inizio torneo venivano riposte sulla squadra, diventano un peso opprimente da sopportare. Mancano tre partite alla fine del campionato, anche se la promozione potrebbe arrivare già venerdì contro il Bari.

Sarebbe importante che i giocatori di Rastelli onorassero la fine del campionato con tre vittorie, per far capire che la squadra ha risollevato la testa e la crisi è finita. Il Cagliari è caduto, ma in un solo anno è passato dalla polvere della retrocessione ai molto probabili altari festosi della promozione.

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