La scoppola rifilata al Brescia ha dato una boccata d’ossigeno a Rastelli e giocatori, ma di fatto non ha fornito la spinta che ci si aspettava, necessaria per poter dare quelle certezze utili ad imporre il proprio valore. La controprova si è avuta al cospetto del fanalino di coda Como, squadra arcigna, volenterosa e determinata come la gran parte delle compagini che compongono il campionato di B quando affrontano il Cagliari, ma che al di là di qualche individualità interessante non può essere neanche lontanamente paragonata alla formazione rossoblù.
Due interpreti fondamentali della gara con il Brescia, ovvero Farias e Pedro, non hanno potuto essere schierati in terra lombarda, ma Rastelli può vantare buoni sostituti nella rosa a sua disposizione. Un modulo intelligente con due mediani pronti a inserirsi come Tello e Deiola, con Fossati scortato da Munari è sembrato un tentativo più che logico di fare di necessità virtù, mentre Balzano riproposto dal primo minuto e voglioso di affermare il proprio valore, ha dato l’impressione di soffrire eccessivamente il dualismo con Pisacane, offrendo una spinta sulla fascia destra non sempre lucida e costruttiva.
In avanti Sau come spesso è accaduto nel corso di questa stagione non incide, mentre Giannetti continua a dimostrare di meritare la maglia da titolare. L’innesto di un Cerri volitivo ma poco fortunato, poteva risultare la mossa giusta al fine di risolvere la gara, ma l’incornata del centravanti è volata via sopra la traversa e con lei le prospettive di riagguantare il Crotone in vetta alla classifica.
Un Cagliari esteticamente da rivedere, non una novità se si analizza una stagione dove il risultato ha premiato comunque i colori rossoblù in partite con un andamento simile, ancora fatica a trovare delle certezze tali da seguire una via riconoscibile. La partita con il Como al netto delle assenze, aveva la necessità di essere interpretata sulle ali dell’entusiasmo scaturito nel match precedente, tuttavia il ricalcare continuo di un’altalena di prestazioni e gioco, diventa sempre più foriera di dubbi e interrogativi.
Le restanti partite avranno il potere magico fornire risposte credibili alle domande che sempre più frequenti aleggiano attorno a squadra e Rastelli?