Il Cagliari Calcio e l’Amministrazione Comunale proseguono congiuntamente a lavorare per trovare in tempi brevi uno spazio in grado di poter ospitare lo stadio temporaneo del sodalizio rossoblù che entrerà in funzione in occasione della stagione 2017/2018, ovvero entro la data di inizio di demolizione e costruzione del nuovo impianto che come sappiamo sorgerà sulle ceneri dell’attuale Sant’Elia, con taglio del nastro previsto per la tarda primavera del 2019.
La volontà delle parti in gioco è quella di scongiurare in ogni modo una nuova migrazione della squadra.
Quasi impossibile la soluzione Is Arenas, va a spegnersi (ma resta disponibile) la strada che porta a “La Basa” di Olbia. Il Cagliari può e deve giocare in città.
Detto dell’impossibilità di agire sullo schema dello stadio di Udine, sono tre le soluzioni in campo.
Si parte dall’area di Via San Paolo (che però) appare poco adatta sia per quanto concerne gli spazi, la viabilità e i parcheggi.
Molto più forte l’ipotesi “spazio Matherland di San Bartolomeo” a pochi metri dal parcheggio lato Distinti del Sant’Elia. Un quadrilatero (terreno di proprietà di Gigi Riva e di cui il nostro quotidiano vi ha raccontato a più riprese) costeggiato dalle vie San Bartolomeo/Calamosca, Vespucci, Carta Raspi e Loddo Canepa passando per la rotonda di Via Alziator. Viabilità e parcheggi non rappresenterebbero un problema.
Per meglio comprendere, ecco la mappa.
Ma il Presidente Giulini ha in mente una nuova soluzione. Più precisamente il Cagliari Calcio sarebbe felice di vedere nascere l’impianto temporaneo proprio nell’area dei parcheggi lato Distinti.
“Speriamo ce lo facciano fare qui”, ha commentato il patron rossoblù al termine della gara contro il Brescia intrattenendosi a chiacchierare con un piccolo gruppo di tifosi e tifose che lo aspettavano all’uscita del parcheggio interno dello stadio al termine della gara stravinta contro le “Rondinelle” proprio per chiedergli informazioni circa la casa temporanea del club.
Questa soluzione (che come le altre sarà oggetto di analisi da parte delle autorità competenti) presenta delle “pecche” che potrebbero (mai dire mai) non rendere possibile la realizzazione di ciò che Giulini auspica.
Come si può notare dal disegno che vi proponiamo in calce al pezzo, i parcheggi si ridurrebbero ai minimi termini in quanto usati (in buona parte) proprio per la realizzazione dell’impianto.
Complessa anche l’affluenza del pubblico in quella che sarebbe la nuova tribuna, che adiacente al vecchio stadio sarà interessata dai lavori di demolizione prima, e costruzione poi. Insomma, in pieno cantiere.
Anche la viabilità non sarebbe delle migliori. La Via Carta Raspi diventerebbe una sorta di imbuto, la Via Vespucci unica vera via d’uscita.
Per i parcheggi si potrebbe invece sopperire utilizzando l’area “Matherland” in sostituzione dei posti macchina sottratti al piazzale dei Distinti. Abbondanti quelli a disposizione lato tribuna e lato mare.
Il Cagliari cerca casa, si lavora per restare in città. Il cerchio si stringe. Volendosi sbilanciare, lo stadio temporaneo, sorgerà quasi certamente a pochi passi dal Sant’Elia.