La dirigenza rossoblù ha allestito ad inizio stagione una squadra ed in particolare un attacco che rappresenta un lusso per la categoria, tuttavia tali potenzialità non sempre vengono sfruttate appieno, riconsegnando una squadra che in determinati frangenti fatica eccessivamente a trovare la via della rete. Sia chiaro non sempre la sterilità offensiva è imputabile al solo reparto avanzato, ma dai nomi che leggiamo nelle maglie rossoblù è lecito e doveroso aspettarsi qualcosa in più che legittimi la stima e il timore prodotti nelle difese avversarie guadagnati nel corso della carriera.
Tra i più postivi vi è senza ombra di dubbio Diego Farias, talento cristallino capace di affinare in questa stagione le proprie doti in fase di finalizzazione, ma le 13 reti collezionate non sono sufficienti ad esimerlo da qualche critica circa la continuità di rendimento. Il connazionale João Pedro invece è eternamente avulso in un ruolo di trequartista che non sembra appartenergli sino in fondo, ha patito particolarmente l’ultimo periodo cupo dell’intera formazione guidata da Rastelli, ma il suo impegno e la sua voglia di lottare per i colori rossoblù difficilmente possono essere messi in discussione.
Lo stesso Cerri, ancora giovane e acerbo, fa dell’impegno e dell’altruismo doti difficilmente contestabili, senza tralasciare che un utilizzo con il contagocce non favorisce un salto di qualità immediato e necessario a far cessare le critiche ingiuste e ingenerose che piovono ogni qualvolta l’ariete scende in campo. Giannetti invece ha dimostrato di essere prontamente utile subentrando nel corso della partita, mentre quando viene schierato dall’inizio sembra patire eccessivamente la pressione.
Le note meno positive e un filo preoccupanti sono tutte per un Marco Sau che ad inizio stagione era indicato dagli addetti ai lavori come il giocatore di maggior talento dell’intera categoria. Vittima di troppi infortuni che ne hanno minato tranquillità e certezze, ha mostrato solo raramente la sua indiscutibile classe non riuscendo a trascinare compagni e tifosi a suon di goal affrontando difese si arcigne e particolarmente attente, ma decisamente alla portata per chi ha saputo raggiungere la maglia della Nazionale.
L’analisi appena condotta riconsegna a Rastelli un reparto che può e deve dare un contributo maggiore, nell’attesa di un Melchiorri che farà il suo rientro solo nella massima serie, il quale non potrà rappresentare la panacea di tutti i mali, con la consapevolezza che lo sfruttare le proprie potenzialità diventi un obbligo e un compito da cui ci si possa difficilmente esimere.

