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La coppia ritrovata, la densità in mezzo al campo e lo spettacolo bandito

L’analisi tattica di Cagliari-Livorno: sarà difficile vedere una partita da fuochi d’artificio

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Al Sant’Elia andrà in scena una sfida salvezza fondamentale per il prosieguo del campionato, sia per il Cagliari che per il Livorno: i rossoblù, a quota 24 punti e a sette dal terzultimo posto occupato proprio dai toscani, per allontanarsi ulteriormente dalla zona calda; i labronici, al contrario, per tirarsi fuori dalle zone paludose. Ma la classifica è piuttosto corta in coda, e con tre punti si può scalare più di una posizione.

Il Livorno ha cambiato guida tecnica da qualche settimana a questa parte, con l’avvicendamento tra Nicola e (dopo una brevissima parentesi di Perotti) Mimmo Di Carlo: ciò che è rimasto invariato, tuttavia, è il modulo, ossia il prudentissimo 3-5-2. Il nuovo tecnico, tuttavia, preferisce una gestione più prudente della partita e tanta robustezza in mezzo al campo, con frequenti inserimenti dei centrocampisti. La folta linea mediana vede la presenza di tanti uomini di corsa a fare densità, mentre gli esterni di centrocampo sono più votati alla copertura che alla spinta. Assenze importanti soprattutto in casa Cagliari: Pisano e Astori non saranno della partita, ma il recupero sia di Ibarbo che di Pinilla renderanno meno dolorose le defezioni dei due difensori. Vediamo cosa potrà accadere in campo tra i due schieramenti.

Dove può far male il Cagliari

Se Cossu giocherà e riuscirà a muoversi e a non dare punti di riferimento ai toscani, potrebbe crear loro qualche grattacapo, soprattutto coi suoi classici movimenti a defilarsi sugli esterni per arrivare al cross o per poi accentrarsi e inventare qualche assist dei suoi. Anche la ritrovata “coppia più bella del mondo” Sau e Pinilla potrebbe essere una spina nel fianco per la retroguardia labronica, soprattutto se i due attaccanti dimostreranno di non aver perso il feeling e l’intesa che nelle ultime uscite avevano messo in mostra: il Pattolino visto contro la Samp potrebbe portarsi a spasso i lunghi difensori amaranto. Da tenere in considerazione anche l’arma in più: la velocità di Ibarbo potrebbe risultare decisiva anche a partita in corso.

Dove può soffrire il Cagliari

Sarà un problema la solita inferiorità a centrocampo che si ripresenta ogniqualvolta si gioca contro una squadra schierata col 3-5-2. Il Livorno punterà sicuramente a fare densità in mezzo al campo e a non lasciare spazi, per poi ripartire in contropiede appena possibile. Al posto di Astori giocherà il giovane Del Fabro, che anche contro il Napoli dimostrò comunque di saperci fare; ma l’esperienza di un uomo d’area scaltro come Paulinho non farà dormire sonni tranquilli. Occhio ai cross dalle fasce: i due esterni cercheranno, pur con prudenza, di arrivare sul fondo e mettere palle invitanti in mezzo all’area.

Lo spettacolo dovrebbe essere bandito al Sant’Elia in questo turno: probabile partita stagnante a centrocampo. Il classico match in cui conta solo il risultato, insomma. Nonostante ciò, che vinca il migliore come sempre: buon Cagliari-Livorno a tutti.

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