Il Cagliari sarà impegnato al Sant’Elia in una gara che si preannuncia molto ostica e soprattutto cruciale ai fini della promozione. Vediamo perché e scopriamo i cinque motivi per cui i rossoblù devono battere il Pescara:
1. Perché al Sant’Elia non si passa: per l’ennesima volta in questo articolo c’è questo motivo. E continueremo a scriverlo, perché il Cagliari in casa vola, non ha rivali, vince sempre e comunque. Un incidente di percorso il pareggio contro il Como, per il resto è percorso netto. Invincibili. È la sentenza del Sant’Elia.
2. È la partita che può valere una stagione: se domani i sardi vincono, vanno a +13 sul Pescara, che al momento occupa la terza posizione. Leggetela come preferite, io scrivo +13 ma leggo Serie A ipotecata. Mi sbaglio? Forse. Ma vincere domani significherebbe compiere un grande passo verso la massima categoria.
3. È la partita degli ex: Salamon, Melchiorri, Balzano, Capuano: per ben quattro rossoblù quella di domani non sarà una partita come le altre. Il polacco è arrivato in Sardegna passando dall’Adriatico, il Pescara è la squadra che ha visto l’esplosione di Melchiorri come bomber, Balzano ne è stato addirittura capitano e Capuano (anche se sarà in tribuna per infortunio) è nato e cresciuto in biancoazzurro.
4. Perché ritornano i pilastri: Fossati ritorna dalla squalifica, Di Gennaro dall’infortunio. Dopo diverse partite con le scelte quasi obbligate, Rastelli ritrova i suoi uomini migliori a centrocampo. Ed è bello sia successo proprio prima di una partita così importante.
5. Per la fuga: il Crotone si è fermato la settimana scorsa e i sardi sono a +3. Uno scenario con il Cagliari vincente e i calabresi ancora stoppati potrebbe risultare la stangata finale alla squadra di Juric.
