Alberto Cerri, classe 1996, professione attaccante. Un ragazzo, un professionista modello, un grande lottatore, uno che non si arrende mai.

Diverse buone prove con la maglia del Cagliari ed il gol che non voleva arrivare. Fino a ieri, quando nel secondo tempo ha gonfiato la rete permettendo alla compagine rossoblu di chiudere la pratica Lanciano.

Fisico possente, capace di tenere palla, far salire la squadra, creare spazi per i compagni. Determinante il suo apporto, anche nel difficile finale contro il Como.

E ieri, il suo atteggiamento non è stato diverso dalle precedenti gare. Tanta rabbia, tanta fame agonistica, tanta voglia di dimostrare il suo valore pur sempre mettendo davanti tutto il gruppo. Una punta moderna, dunque. Capace di sacrificarsi per i compagni, di incassare botte e lottare sempre su ogni pallone come è giusto fare e come è giusto che sia.

Ha dovuto incassare botte in campo e fuori. Tante, infatti, le critiche nei suoi confronti, quasi mai pienamente meritate, spesso fuori luogo. "Un punta deve fare gol", dicono i tifosi. Ed è certamente vero. Lo sa benissimo anche il buon Alberto, che mai si è nascosto dietro i suoi errori.

Ci ha sempre messo la faccia, con rinnovata fiducia perché lui non molla mai, perché lui sa bene che il meglio deve ancora venire, perché consapevole di far parte di un gruppo di grandissimi giocatori, sa bene di essere sempre al centro dell'attenzione. Per nessuno sarebbe facile trovare spazio e fiducia quando i tuoi colleghi di reparto sono giocatori del calibro di Farias, Sau, Melchiorri, Giannetti.

Eppure lui non si è mai perso d'animo, ha lavorato e continua a lavorare con il sorriso, sempre fiducioso.

Ieri il giusto premio. Il raccolto dopo l'abbondante semina. Una prestazione di alto profilo, la rete che si gonfia, la corsa per esultare sotto la curva dei tifosi del Cagliari.

A fine gara, un pensiero su Facebook che fa capire bene quanto sia speciale questo gigante buono:

Questo gol è per voi tutti, nessuno escluso !!
Per chi in questi lunghi mesi mi ha sempre spronato,
per chi ironizzava sulla mancanza di un mio gol,
per chi mi ha sostenuto,
per chi mi ha criticato,
per chi mi ha spinto a non mollare e ad andare avanti,
per chi non credeva in me,
per chi ci ha sempre creduto,
per i miei compagni,
per la mia famiglia,
per i miei amici,
per la mia squadra,
per i miei tifosi,
per tutta una città..
Ciascuno di voi ha una piccola parte di merito..  GRAZIE
#ForzaCasteddu