Era il 4 dicembre dello scorso anno. In una serata fredda un giocatore infiammava e riscaldava più che mai il Sant’Elia. Sarebbe stato, però, un fuoco di paglia.
Samuele Longo, arrivato con le referenze del ragazzo ormai maturo pronto a spiccare definitivamente il volo, non era mai stato fino a quel momento impiegato più di tanto (non che sarebbe stato diversamente nel corso dei successivi mesi): Zeman non riteneva fosse all’altezza del massimo campionato. Eppure, l’ex Primavera dell’Inter, quella sera di dicembre, smentì tutti.
Gara di Coppa Italia, Cagliari-Modena, compagine di Serie A contro squadra di B che non navigava in ottime acque.
Sbloccarono il match i gialloblù, grazie al gol di Beltrame. Poi cominciò un secondo tempo pirotecnico: pareggio di Conti su rigore e Modena ancora in avanti con Luppi. Quando la squadra di Novellino pareva aver la qualificazione in tasca, ecco che entrò in scena Samuele Longo: il giovane marcò il 2-2 al 92’ dopo essersi abilmente destreggiato dentro l’area avversaria. Tempi supplementari. Granoche siglò il 2-3, poi ancora Longo firmò la sua doppietta con una potente conclusione che non lasciò scampo all’estremo difensore avversario. I tifosi si stropicciavano gli occhi. Al 108’ Murru stese in area Granoche, e l’uruguaiano firmò il 3-4 su rigore. Finita? No, Farias rimise le cose a posto a tempo praticamente scaduto. Ai rigori avrebbe vinto il Cagliari 9-8.
Sarebbe stata l’unica serata di grazia per il buon Longo, autore nel resto della stagione di clamorosi errori davanti al portiere, su tutti la ribattuta sballata dopo il rigore sbagliato da Avelar contro il Genoa, che rimarrà impressa nelle menti dei tifosi rossoblù come uno dei più brutti gesti tecnici ammirati al Sant’Elia negli ultimi anni.
Per il giovane attaccante, poco spazio anche nella parte finale di stagione, e passaggio in estate al Frosinone. Nell’ultima gara contro la Fiorentina una sua giocata ha propiziato il gol della bandiera.
Troppo poco, tuttavia, per un centravanti che il conduttore Jerry Scotti, dopo quella partita di Coppa contro il Modena, paragonò nientemeno che a Gigi Riva, definendolo "Il nuovo Rombo di Tuono", ma che finora registra un mesto 0 nella voce “reti segnate in Serie A”.
Ridiamoci su, tuttavia, e speriamo che il ragazzo possa definitivamente sbloccarsi e divenire un bomber di razza. I tifosi del calcio, e soprattutto coloro i quali si ricordano le sue gesta con la Primavera nerazzurra, se lo augurano.

