Sembrava essere un predestinato. Aveva sorpreso tutti già dalla prima uscita in quel di Aritzo, convincendo la società a non cederlo per nessuna ragione: prestante fisicamente, agile, dotato di un’ottima tecnica e di un destro potente.
Aveva propiziato l’autorete contro l’Entella in Coppa Italia, aveva sbloccato il risultato a Trapani, sempre in Coppa, ed estratto dal cilindro una conclusione sontuosa nella prima di campionato contro il Crotone. Il Sant’Elia era diventato un tripudio.
A San Gavino, suo paese natale, si stropicciavano gli occhi ogni qualvolta ammiravano le gesta del loro concittadino. Alessandro Deiola era divenuto uno dei fiori all’occhiello del Cagliari. Tutti, allenatori, giornalisti, tifosi, avevano cominciato ad esaltarlo, prospettando per lui un futuro roseo.
Ma il centrocampista è stato presto riportato sulla terra. Nella seconda uscita a Terni non è riuscito ad incidere, finendo per perdere il posto da titolare. Nelle successive uscite mister Rastelli gli ha riservato qualche scampolo di gara contro Avellino ed Entella. Sabato scorso a Pescara la nuova occasione dal primo minuto: il buon Alessandro è parso estraneo dal gioco, incapace di dire la sua.
Ma domenica, contro il Cesena, potrebbe giungere l’occasione per il pronto riscatto. Con una squadra decimata il classe ’95 potrebbe essere l’arma in più dei rossoblù. A lui il compito di far vedere di che pasta è fatto e ritornare ai livelli delle prime partite.
Coraggio Alessandro, dimostraci il tuo valore!

