Davide Di Gennaro non smette di incantare. Cresce giorno dopo giorno, gara dopo gara. Madre natura gli ha consegnato il talento, lui (come fosse un alchimista) lo sta trasformando in oro, perle e diamanti.
Contro il Latina è arrivato il suo primo gol con la maglia del Cagliari. Un autentico capolavoro, un colpo di rara bellezza, sia per esecuzione che per potenza e precisione. Un gol da campione, di quelli che se messi a segno dai grandi nomi del calcio se ne parlerebbe per almeno una settimana. Controllo, tiro a giro secco da posizione defilata, e palla sotto l’incrocio dei pali.
Non per caso, perché un attimo prima di scoccare la forte parabola vincente dai 16 metri, il buon Davide (da vero mediano) alza la testa, vede il palo più lontano e decide di dare inizio al proprio show personale. Si gonfia la rete, il pubblico esulta, i compagni lo festeggiano.
“Siamo un grande gruppo”, racconta a fine gara col suo modo di fare, proporsi e parlare sempre garbato e gentile con tutti. Tipico di chi sa essere leader silenzioso, con i fatti, con l’esempio. Non si scompone neppure tanto, anche se la gioia che gli si legge negli occhi è davvero tanta.
Il suo mancino educato (così lo definì e battezzò un mio collega) è risultato prezioso per tutto il tempo in cui è rimasto in campo. 69 minuti a dettare i ritmi alla squadra, smistare palloni, correre, prender botte, perché spesso, altro non basta agli avversari per fermarlo se non appunto con le cattive.
Poteva concludersi così la sua partita, ed invece tra il diamante del “mondo gol” ed una prestazione d’oro da 8 in pagella, ha perfino voluto “esagerare” con una perla lucente, l’assist per Balzano: una palla perfetta che giustamente è stata trasformata in gol.
Davide Di Gennaro, l’alchimista dal mancino d’oro, gioca nel Cagliari. Scusate se è poco…

