Ah, caro stadio Sant’Elia, che strano effetto fa vederti anno dopo anno sempre più deturpato e senza forze, come un vecchio che si accorge che oramai il suo tempo è terminato.
L’impianto che ospita le partite casalinghe del Cagliari, inaugurato nel 1970 e sottoposto a restyling (senza tuttavia mai risolvere totalmente i problemi strutturali) tra il 1987 e il 1989, è oramai un semi-rudere, non fosse per quelle tribune metalliche, inserite nel 2002 per scongiurare l’inagibilità, che consentono di contenere la maggior parte degli spettatori, per un totale di 16.000 posti attuali (sono stati ridotti per ragioni di sicurezza quelli nel vecchio settore).
Ora i tagli effettuati per rendere più agevoli e sicure le vie di fuga danno al Sant’Elia un’aria ancora più desolante e malinconica, in particolare dal punto di vista visivo (si pensi a cosa gli spettatori davanti alla tv vedono, specie dietro il settore distinti e dunque per la maggior parte della gara).
Ecco che si potrebbe prospettare una soluzione, più piacevole alla vista, sullo stile di Inghilterra e Spagna: la società potrebbe acquistare dei grossi teli, preferibilmente di colore rossoblù, da applicare sulle vecchie tribune nel tentativo di “nasconderle”, sia all’interno che all’esterno. Cosi facendo il colpo d’occhio risulterebbe efficace.
Un’altra strada potrebbe essere rappresentata dall’applicazione di grossi teli pubblicitari, prassi anch’essa particolarmente utilizzata in altri campionati.
Che il Cagliari Calcio consideri queste opzioni: una piccola spesa per dare al proprio stadio una veste nuova, e magari, in attesa del tanto agognato nuovo impianto, tinteggiarlo ancor di più di rosso e blu.

