Eccolo lì, Nicolò Barella, 18 anni passati a sentirsi identificato come il futuro del Cagliari, 18 anni passati a spiegare ai suoi coetanei come lui fosse di un'altra categoria. Perché lui non è mai stato come gli altri, ha sempre avuto qualcosa in più, e non potrebbe essere altrimenti se Madre Natura ti ha donato tutto quel talento.

Talento che ora Nicolò deve mostrare, il tempo degli elogi e delle promesse è finito, ora bisogna dimostrare tutto. In questo caso forse la Serie B capita a pennello, perché nella serie cadetta il numero 18 rossoblù avrà modo (e minuti) per farsi valere.

Ovviamente non sarà semplice, perché comunque il Cagliari disponde di diversi centrocampisti di buon livello, ma Barella vuole mettere in difficoltà mister Rastelli e guadagnarsi sin da subito una maglia da titolare. Del resto la B ha spesso aiutato giovani di talento a mettersi in mostra, basti pensare a Marchisio e Giovinco nell'anno della Juve in cadetteria o a Dybala e Vazquez in quello del Palermo.

Ora la nuova storia potrebbe avere come protagonista un ragazzo di Cagliari, classe 1997. Qualcuno l'ha definito il Gerrard della Sardegna, ma oggi è bene chiamarlo semplicemente Nicolò Barella.

Come se fosse poco...