Da ieri, con l'ufficialità data nel pomeriggio, Massimo Rastelli è a tutti gli effetti il nuovo allenatore del Cagliari. All'ex guida tecnica dell'Avellino il compito di riportare la squadra sarda, immediatamente dopo la retrocessione in serie B, nel palcoscenico più importante del calcio italiano.
La carriera di Rastelli come giocatore, ricomprendo il ruolo di attaccante, incomincia nel 1987, quando indossa per una sola annata la maglia del Solofra, compagine militante nel campionato di serie D. Colleziona le prime presenze in serie B con la casacca Catanzaro, trasferendosi poi al Mantova, disputando un buon torneo in serie C1 e mettendo a segno 5 reti. Ritorna nella cadetteria nel 1990, andando in gol 50 volte in 222 gare con la Lucchese. Corre l'anno 1997 quando con il Piacenza esordisce in serie A. Conquista due salvezze con la formazione emiliana, rimanendoci sino al 2001, per poi passare al Napoli (promozione in A nel 2002 condita da 32 partite e 6 gol). Poco fortunate le stagioni in forza alla Reggina e al Como, mentre con l'Avellino centra la promozione in serie B, segnando anche una marcatura decisiva nella sfida di ritorno nello spareggio contro il Napoli. La sua carriera si concludere con il Sorrento e la Juve Stabia.
Per tornare agli esordi in panchina di Rastelli, bisogna avvolgere il nastro sino al 2009, quando dopo aver appeso le scarpe al chiodo con la retrocessione della Juve Stabia in Lega Pro Seconda Divisione, prende il comando delle Vespe la stagione successiva. Con la compagine campana fa subito bingo: primo posto in classifica e promozione in Lega Pro Prima Divisione con una giornata di anticipo. Non basta questo traguardo, però, per la riconferma. Rimasto fermo per qualche mese, arriva la chiamata in ottobre del Brindisi (Lega Pro Seconda Divisione), con il quale riesce a centrare una salvezza tranquilla. Nel 2011, poi, incomincia la stagione al Portogruaro (Lega Pro Prima Divisione), piazzandosi a metà della graduatoria.
Ma è ad Avellino, a sei primavere distanza dall'ultima volta, ma in veste di allenatore, che il nativo di Torre del Greco si mette in mostra. La prima stagione con i Lupi è già un successo: salto di categoria dalla Lega Pro Prima Divisione alla serie B, in mezzo la vittoria della Supercoppa Lega Pro contro il Trapani. Rastelli, viene confermato per il torneo cadetto, ottenendo altri risultati di pregevole fattura, esaltando le doti di giovani come Zappacosta, Izzo e Ciano su tutti. Alla fine della stagione c'è un nono posto che sta stretto, viste sopratutto le prestazioni mostrate nel girone di andata. Qualche soddisfazione anche in Coppa Italia, dove l'Avellino, negli Ottavi di Finale, viene eliminato dalla Juventus, uscendo tra gli applausi dello Juventus Stadium.
Nell'ultimo campionato di serie B, con il suo marchio di fabbrica, il 3-5-2, sorprende gli addetti ai lavori, andando oltre le aspettative preposte all'inizio anno. Valorizza al massimo i promettenti Ely e Trotta, mentre il sogno serie A si infrange sulla traversa di Castaldo nei minuti finali della semifinale play-off contro il Bologna.
Il “nuovo Conte” della serie B, soprannominato così per l'atteggiamento delle sue squadre e il modulo analogo del ct della Nazionale, ma anche per lo studio approfondito dell'avversario e l'enorme carisma, proverà a riscattarsi a Cagliari, cercando di portare di nuovo in alto la bandiera dei quattro mori con sfondo rossoblù. Coltivando, e speriamo raggiungendo, la promozione in serie A.

