Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Duje c'è!

Il croato torna al gol e riaccende la luce rossoblù

Condividi su:

Nel Cagliari che torna a sorridere nella serata di Firenze, c’è il sigillo importante e decisivo di un giocatore che, arrivato a gennaio dalla Croazia, ha risposto presente alla chiamata di Gianluca Festa. L’occasione che non ti aspetti, visto il poco impiego nella tripla precedente gestione, e che arriva all’improvviso. Un’opportunità che devi per forza prendere al volo, non solo per il momento difficile della squadra, ma anche per il tuo personale. Per ritrovare la sicurezza nei propri mezzi, per far vedere che ci sei anche tu, e che puoi dare una mano in una situazione compressa, provando a rialzare la china. 

Una manciata di minuti dall’inizio di Fiorentina-Cagliari, risultato invariato sullo 0-0. Ma, al settimo giro di lancetta, la partita prende una piega diversa: Farias recupera un pallone all’interno dell’area di rigore, lo controlla e lo porta avanti, sguardo al centro e radente in mezzo. Spunta come un falco Duje Cop, che brucia il diretto avversario e fulmina Neto. Al Franchi cala un silenzio tombale, mentre il ragazzo dell’Est prosegue la sua corsa sotto lo spicchio riservato ai tifosi del Cagliari: mani sulle orecchie a mo’ di invito al pubblico di fede rossoblù ad alzare il volume. E poi, il dovuto abbraccio collettivo con tutti i compagni di squadra.

Poco più tardi, M’Poku si inventa un assist con il contagiri per l’ex Dinamo Zagabria che, a tu per tu con Neto, colpisce l’esterno della rete. Mani nei capelli e 0-2 sfiorato per questione di centimetri. Il Cagliari insiste, il croato continua a muoversi bene tra le linee e a crearsi spazi tra le maglie viola, senza trovare il modo e il momento giusto per colpire. La Fiorentina nel frattempo va vicina al pareggio ma, al 14’ del secondo tempo, il fortino della Viola si deve ancora inchinare.
Stop e sponda di Farias spalle alla porta per Cop che si auto lancia, manda al tappetto Savic con una finta di corpo disarmante, prende la mira e infila per la seconda volta

Neto con l’interno del piede destro. Ammutolito il Franchi. Tuffo sul terreno di gioco condito dai complimenti dei compagni e raddoppio Cagliari. Il centravanti con la maglia numero 90 non è ancora sazio, e prova a regalare la terza gioia al popolo isolano e allo stesso tempo un dispiacere a Montella e compagnia cantante. Neto respinge non in modo perfetto la conclusione di Farias, sulla ribattuta si avventa Cop che calcia a botta sicura, ma sulla linea di porta Pasqual è monumentale a negare la rete al 25enne di Vinkovci.

A 20’ dal termine si chiude la sua partita. Uscita tra i numerosi fischi dei supporters di casa e gli applausi di quelli del Cagliari. Abbraccio e pacca sulla spalla di Festa e posto in panchina giusto in tempo per assistere prima al guizzo di Gilardino, poi all’invenzione superba di Farias, che fissa il risultato di 1-3. Una vittoria che mancava dall’annata ’71-’72, dai tempi della leggenda Riva.

Nelle precedenti 11 gare solo 354’ giocati, con in tre circostanze partendo da titolare. Utilizzato da Gianfranco Zola nel tridente offensivo rossoblù, realizzando anche l’unica marcatura (ovviamente prima di domenica) al Sassuolo, che regalò il successo al Cagliari. Mai dall’inizio del match nel secondo mandato firmato Zdenek Zeman, appena 28’ in campo e in quattro occasioni per l’intero incontro a scaldare la panchina.

Poi la svolta: a tre mesi di distanza dall’ultima chiamata da titolare, Cop riceve quella di Festa, che lo manda in campo nel duo offensivo con Farias. Doppietta decisiva e prestazione da 7.5 in pagella. Sarà con tutta probabilità titolare domani sera a Verona contro il Chievo, e tutti ci auguriamo che ci delizi con altre belle giocate e, soprattutto, con dei gol.

Arrivò in Sardegna con la fama di goleador e nel groppone 63 reti messe a segno nelle precedenti tre stagioni e mezzo nel campionato croato. Si presentò alla prima al Sant’Elia, seppur non da titolare, con una marcatura da bomber vero in soli 28’. Poca la fiducia dategli sia da Magic Box che dal boemo, che forse ora si staranno rimangiando le mani.

E la domanda sorge spontanea: ma perché a Cop non è mai stata data la possibilità di esprimersi al meglio, relegandolo immediatamente in panchina dopo qualche prestazione non al massimo? Sicuramente non avremo mai una risposta, e il dubbio ce lo porteremo sempre appresso…


 

Condividi su:
  • Argomenti:

Seguici su Facebook