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La rivincita di Diego Farias: tacciano malelingue e incompetenti

Straordinaria prestazione del brasiliano contro la Fiorentina

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Un bottino di cinque gol in campionato e due in Coppa Italia. Poca roba direbbero in tanti, specie se giochi lì davanti e il tuo ruolo è quello di attaccante. Diego Farias è arrivato in rossoblù questa estate. Su di lui poche simpatie da parte dei tifosi e troppo spesso anche da parte degli addetti ai lavori.

Eppure il brasiliano, ad oggi è il capocannoniere del Cagliari alla pari del ben più quotato ed esperto Marco Sau.

Discontinuo, impreciso, non al caso della compagine rossoblù. Sono solo alcune delle critiche (spesso pesanti e fuori luogo) che il numero 17 (mamma mia!) ha dovuto incassare in tutti questi mesi.

Già, discontinuo: come se non esserlo in questo Cagliari sia cosa semplice.

Il calcio, come tutti gli sport di gruppo, permette al singolo di potersi esprimere al meglio, nel momento in cui il collettivo è capace di essere tale.

Ed infatti, le poche volte che in questa disgraziata stagione il Cagliari è stato un vero collettivo, anche Farias ha fatto vedere di che pasta è fatto.

Ha giocato, ha segnato, ha sbagliato, a volte anche in modo clamoroso. Si è accomodato in panchina, è rimasto in silenzio, ha continuato ad allenarsi, non ha mollato un centimetro, non ha perso fiducia, è sempre rimasto consapevole dei mezzi tecnici che madre natura gli ha donato.

La gara di ieri a Firenze rappresenta per Farias una vera e propria rivincita. Il ragazzo ha dimostrato di non essere semplicemente un giocatore voluto da Zeman, ha fatto invece vedere una volta per tutte di cosa è capace. Una prestazione di altissimo livello - quella del brasiliano - condita da un gol da antologia: discesa palla al piede sulla fascia sinistra lunga settanta metri, finta e colpo di tacco a saltare l'uomo, e una volta in area, colpo da biliardo e palla in rete in stile Cristiano Ronaldo. Velocità, freschezza, tecnica e precisione... Così, al 93'. Non è fortuna, si chiama talento.

Signori, ecco a voi la rivincita di Diego Farias: che le malelingue possano finalmente tacere, e con loro, i troppi incompetenti.

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