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Il forte aperto

Il Cagliari ha il peggior rendimento casalingo di tutta la serie A: Il Sant'Elia terra di conquista

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“Il Sant’Elia dovrà essere il nostro fortino, le altre dovranno aver paura di giocarci”. Così il presidente Tommaso Giulini, il 9 settembre dello scorso anno, si espresse riguardo l’importanza delle gare casalinghe, nelle quali si sarebbero dovute costruire le fortune del Cagliari.

L’incontro di Coppa Italia contro il Catania, che vide i rossoblù, all’esordio ufficiale in stagione, sconfiggere per 2-0 gli etnei, fu un fuoco di paglia. Da lì in avanti, dopo il primo punto in campionato raccolto sul campo del Sassuolo (1-1), il pubblico del Sant’Elia incominciò ad assistere a delle sconfitte in rapida successione. Nelle due prime sfide in terra sarda, nelle quali il Cagliari affrontò Atalanta e Torino, andarono in scena due ko, entrambi con il risultato di 1-2. Con i bergamaschi che trovarono il doppio vantaggio, mentre i sardi riuscirono a scardinare la porta di Sportiello solo all’85’ con Cossu. Lo stesso numero 7 firmò il momentaneo vantaggio nel match con i granata.

Poi, al Sant’Elia, arrivò la Sampdoria: 2-2 il finale. Gli uomini di Zdenek Zeman, sotto di due reti alla fine del primo tempo, riuscirono a compiere un’insperata rimonta in virtù delle marcature di Avelar (su calcio di rigore) e Sau. Successivamente, quando l’impianto cagliaritano venne ampliato a 16mila posti, arrivarono altri due pareggi con Milan e Genoa, entrambi per 1-1.

E con il Cagliari sempre avanti. Novembre, mese nel quale gli isolani, prima dell’incontro contro la Fiorentina, conquistarono appena due punti sui nove disponibili, incapparono in una pesante e bruciante figuraccia. I viola di Vincenzo Montella infatti, rifilarono quattro sberle a domicilio a Conti e compagni, che ne ricevettero altre due, sempre davanti al proprio pubblico, dai centravanti del Chievo Verona Meggiorini e Paloschi. Tutto in 9’.

Il Cagliari, dopo diciassette giornate di campionato (otto disputate in casa), è l’unica squadra a non aver ancora fatto registrare un successo tra le mura amiche. Nel frattempo, il 22 dicembre, c’è il primo passaggio di consegne: esonerato Zeman, spazio a Zola. Proprio Magic Box, accolto con tanto entusiasmo dalla piazza, “svergina” il Sant’Elia conquistando sei punti nelle successive due partite casalinghe contro Cesena e Sassuolo, entrambe con il risultato di 2-1. Ma da quel 24 gennaio (serata nella quale Rossettini e Cop regalarono l’intera posta in palio a discapito dei neroverdi) si verificò un nuovo cambio di marcia, questa volta in negativo, sul rendimento dei risultati al Sant’Elia. Oltre che, manco a dirlo, di tutte le gare dei rossoblù.

Riavvolgiamo il nastro fino al 2 febbraio, quando al Cagliari non bastò una buona prestazione contro la Roma. I giallorossi, grazie a Ljajic e Paredes, tornarono nella Capitale con la vittoria sul groppone. Per gli isolani l’unico sorriso fu quello per il gol di M’Poku, il primo e unico al momento dell’esperienza del nazionale belga in Sardegna. Anche Inter ed Hellas Verona, seppur con qualche difficoltà, riuscirono a portare a casa i tre punti dal Sant’Elia.

Il secondo mandato di Zeman incomincia il 24 marzo: il Cagliari ospita l’Empoli. Al 19’, con una bella conclusione dal limite dell’area, Joao Pedro fa esplodere lo stadio. Sembra la volta buona per tornare al successo in casa, ma sul gong (siamo al 93’), una dormita difensiva permette a Vecino di spezzare i sogni dei suoi ex compagni e tifosi, mettendo a segno l’1-1 definitivo.

Il Casteddu poi, oltre a incassare altre tre reti dalla Lazio a domicilio, perde pure con Milan e Genoa in trasferta. Ieri pomeriggio, in una sfida che rievoca alla mente di tutti i cuori rossoblù quell’incredibile Cagliari-Napoli del 27 maggio 2008, la truppa di Zeman si arrende allo strapotere partenopeo: 0-3 il finale.

A sette giornate dal termine del campionato, con sedici gare casalinghe disputate, la squadra ha il peggior rendimento interno: 2 vittorie, 4 pareggi e ben 10 sconfitte, con 16 reti fatte e 32 subite. Parma, Palermo e Udinese le ultime avversarie che faranno visita alla compagine guidata da Gianluca Festa, nuovo allenatore dopo le dimissioni di Zeman. I numeri sono spaventosi (in negativo), la classifica ancor di più. 630’ ancora da giocare per provare a salvare la stagione, o quantomeno la faccia. Il Sant’Elia ha fatto davvero paura come predicava il patron Giulini… Si, ma al Cagliari.

Ora l’arduo compito di salvare il salvabile a mister Festa, regalando magari qualche sorriso di fine stagione al pubblico del Sant’Elia.

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