Nessuno vede nel futuro. Esistono solo persone in grado di programmare, di muoversi in anticipo e con la lungimiranza di chi sa che il presente sarà il passato di domani.
Oggi il Cagliari sta vivendo un presente fatto di delusioni e tante sconfitte.
Ma non c'è tempo per piangersi addosso, serve pensare a ciò che sarà di questa squadra. A prescindere dalla categoria in cui i rossoblù giocheranno, non devono farsi trovare impreparati e non possono permettersi di smantellare la rosa. Quest'estate sono arrivati tanti giovani, con l'obiettivo di pianificare quello che sarà il Cagliari del futuro. La prossima non sia una fatta di cessioni. Non si può pensare di ripartire senza Ekdal, M'Poku, Avelar, Crisetig e compagnia.
Per sperare in una risalita immediata in caso di retrocessione o per evitare un'altro attentato alle coronarie dei tifosi in caso di permanenza in A i sardi non devono perdere i loro pezzi pregiati. Uno di loro oggi è pure Brkic, quasi sempre provvidenziale da quando è arrivato.
Purtroppo l'estremo difensore è in prestito secco e in estate farà ritorno all'Udinese. Per coltivare qualsiasi ambizione non ci si dovrebbe privare nemmeno di lui e sarebbe necessario uno sforzo economico per avere a disposizione per un altro anno il gigante di Novi Sad, in modo tale che Colombi e Cragno possano ancora maturare dietro di lui.
Non svendere ma nemmeno restare fermi. Sarà fondamentale rinforzare la squadra, più che quantitativamente (come fatto la scorsa estate) qualitativamente, con pochi innesti ma di livello, in grado di poter sollevare il tasso tecnico di questa squadra.
Sperando nella A, ma facendosi trovare pronti per quell'altra.
La società è stata chiara: "Se si retrocede nessuno va via e si lavora per risalire immediatamente".
Bene, figuriamoci se verrà centrata la salvezza: Niente svendite né immobilismo... che la promessa venga mantenuta.

