Non sappiamo quali siano stati i motivi che hanno portato all’esclusione di Rossettini dalla prima partita della gestione Zeman 2.0, ma la rinuncia all’esperto centrale è passata inosservata di fronte alla prestazione pressoché impeccabile del duo inedito Diakitè-Ceppitelli. Una coppia ben assortita formata da un centrale ruvido ed esplosivo, dal piede poco educato come il francese e uno meno appariscente con il compito di poter all’uopo impostare l’azione.
Un duo che vede due giocatori giovani, ma non giovanissimi nel pieno della maturità fisica, che potrebbe garantire un buon futuro alla retroguardia rossoblù. Diakitè dalla sua porta in dote una discreta dote di esperienza maturata soprattutto nelle stagioni trascorsi nella capitale sponda bianco-celeste, mentre meno fortunate sono state le esperienze con le maglie di Fiorentina, Sunderland e Deportivo, valse a collezionare una manciata di presenze o poco più.
Il Cagliari rappresenta cosi un’occasione da cogliere al volo per il difensore classe ’87, una possibilità di riscatto, resa preziosa dalla presenza in panca di Zeman, stregato dal gigante nero già ai tempi in cui allenava la Roma.
L’esordio agli ordini di Zola senza infamia e senza lode, aveva lasciato presagire segnali incoraggianti, la sfortunata partita contro l’Empoli ha lasciato invece pochi dubbi sul fatto che la difesa, complice il ritorno di Balzano, ha trovato la quadratura del cerchio, grazie anche alla presenza di sostituti all’altezza e psicologicamente pronti se chiamati in causa.
Non resta che attendere che la cura Zeman inizi a portare i suoi frutti anche negli altri reparti, propositivi e dinamici, ma ancora troppo sfortunati o imprecisi per garantire il necessario apporto al fine di centrare la salvezza.