La palla non era semplice, rimbalzava. In quelle situazioni, o fai il golazo o fai una figuraccia. Samuele Longo, lì per lì, su due piedi, avrà pensato all'incirca le seguenti parole: "Conosco il mio talento, se segno posso riscattarmi. Vero che il destro non è il mio piede, ma si vive una volta sola". Il tutto in una frazione di secondo.
Come sia andata a finire lo sappiamo tutti, nessuno sa però se questa rete possa essere l'inizio dell'inizio. Il Cagliari fatica in attacco, ma relegato in panchina c'è spesso questo 23enne bomber che si ispira a Fernando Torres. Bersagliato dalle critiche praticamente sin da subito, definito da molti inadatto alla categoria e sopravvalutato, lunedì ha messo a tacere tanti, troppi suoi detrattori, con un gol che ha fatto drizzare le antenne agli interisti, "è ancora nostro no?" ha detto Mancini.
Sarebbe bello se questa salvezza, che sta diventando un'impresa, possa arrivare dai gol dell'uomo che non ti aspetti, dai gol dell'”emarginato”, di quello che non avrebbe dovuto giocare. Sarebbe bello poter ricordare questo gol all'Inter chiedendosi se il riscatto di Longo sarebbe accaduto se la palla non fosse entrata dopo aver colpito il palo. Ma da qui può sicuramente nascere il riscatto di questo ragazzo. Io qualcosina su di lui me la giocherei.