“Ci salveremo con i senatori”. Queste parole furono pronunciate qualche tempo fa dal ds cagliaritano Francesco Marroccu.

I senatori, ovvero i giocatori di maggiore esperienza, sono coloro i quali hanno combattuto tante, tantissime battaglie calcistiche difendendo i colori rossoblù e facendo in modo che si rimanesse sempre in Serie A. Ricordate la storica salvezza ottenuta con Ballardini nel 2007/2008, quando al termine del girone d’andata si avevano solamente 10 punti in classifica e si concluse il campionato a ben 42 punti, al 14° posto? Conti e Cossu sono i testimoni di quell’impresa, che resterà scritta nei libri di storia del Cagliari Calcio.

Proprio il capitano e il folletto sardo (rientrante dopo l’infortunio) sono stati “tirati in ballo” da mister Zola all’Olimpico di Torino. Non offrendo tuttavia la migliore delle prestazioni, complice specie per Cossu una condizione atletica non ancora ottimale, ma essendo fondamentali per infondere serenità e consapevolezza nei propri mezzi al gruppo. Perché quando c’è da rimboccarsi le maniche, l’esempio deve provenire da coloro che già hanno vissuto analoghe situazioni, e sanno come uscire dalle sabbie mobili. Zola pare voler sostenere questa politica.

Contro i granata la formazione titolare era composta per sette undicesimi dalla “vecchia guardia”: in difesa Dessena (retrocesso nella posizione di laterale destro), Rossettini e Avelar, a centrocampo Conti ed Ekdal, sulla trequarti Cossu e in avanti Sau. Gli unici “nuovi” erano il portiere Brkic, l’altro centrale difensivo Capuano, il giovanissimo Donsah (autore della splendida rete del momentaneo vantaggio) e la punta Cop.

Che possa esserci una conferma dello “zoccolo duro” anche lunedì prossimo, nella importantissima sfida contro l’Inter? Non è dato saperlo, d’altronde non si può conoscere cosa viaggi nella mente di Gianfranco Zola, che ama spesso sorprendere tutti e schierare formazioni differenti da quelle che si presagivano.

Una cosa però è certa: chi vuole e ha sempre voluto il bene del Cagliari, che non è interessato ai soldi ma alla maglia, e che mai tradirà i colori rossoblù, siamo certi che, ogni qualvolta verrà impiegato, darà il massimo per consentire alla squadra di raggiungere quello che in Sardegna viene ogni anno paragonato a un piccolo scudetto, ovvero la salvezza.