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Cragno non smentisce le attese

Il baby rossoblù è diventato a suon di prestazioni una pedina inamovibile nello scacchiere del boemo

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A quell’età l’adolescenza è stata abbandonata da poco, la scuola conclusa da non molto tempo. Poi c’è chi, invece, è titolare in Serie A. È il caso di Alessio Cragno, 20enne estremo difensore del Cagliari. Mentre i suoi coetanei hanno appena messo via zaini e diari, lui è il nuovo Peruzzi, ha guadagnato la fiducia di un certo Zdenek Zeman  e sta vivendo la sua prima stagione nel massimo campionato da protagonista. Inizialmente secondo di Colombi, ha scalzato il collega con diverse prestazioni positive e, soprattutto, per le sue caratteristiche tecniche, che lo portano ad essere più efficace nel gioco fuori dai pali, cosa essenziale per il boemo. Dopo un inizio in cui aveva mostrato grandi doti nelle uscite e alcune incertezze negli interventi, Alessio sta dimostrando di cavarsela eccome anche nel mantenere la rete inviolata, scacciando via le malelingue che lo etichettavano come troppo basso per il ruolo di portiere a questi livelli. Il portiere ex Brescia, infatti, compensa la statura ridotta con un’esplosività decisamente superiore alla norma. Contro il Genoa ha salvato il risultato in più di una circostanza, ostentando a tutti un processo di crescita ben avviato, che lo sta portando ad acquisire una sicurezza nei propri mezzi davvero elevata per un ventenne. Così Cragno ha a disposizione un anno per dimostrare di poter diventare il titolare inamovibile dei sardi, per poi chissà, ambire a traguardi più ambiziosi, come una maglia azzurra con Conte. Step su step, esame su esame. Come a scuola. Solo che per Cragno la campanella è suonata da un pezzo. 

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