Il reparto offensivo rossoblù negli interpreti considerati come veri e propri attaccanti continua indubbiamente a stentare. Se si esclude Marco Sau infatti, solo Cossu e Ibarbo hanno violato la porta avversaria, senza comunque mostrare una continuità di rendimento, tale da far diventare il reparto offensivo il fiore all’occhiello della formazione guidata da Zeman. Nella partita che vedrà il ritorno al Sant’Elia di due centravanti di razza come Pinilla e Matri, l’assenza per squalifica di Ibarbo potrebbe portare il mister boemo a puntare su Samuele Longo. La punta dell’Under 21 di Gigi Di Biagio finora ha collezionato la miseria di 6 apparizioni, per un totale di 107 minuti giocati.
Gli interrogativi che aleggiano attorno al prodotto del vivaio nerazzurro sono tanti e cominciano a preoccupare coloro che in lui vedevano il futuro centravanti del Cagliari. Ad onor del vero le possibilità offerte ragazzo di Valdobbiadene sono state poche e concomitanti in situazioni di svantaggio o vere e proprie briciole di partita. Inoltre la collocazione tattica che Zeman ha deciso di ritagliarli non appare chiara; infatti se Longo venisse considerato solo ed esclusivamente la riserva dell’attaccante di Tonara, allora le sue possibilità sarebbero veramente ridotte. Un discorso a parte lo merita invece il fatto che vedrebbe Longo schierato nel tridente come interprete nella fascia destra o mancina. In questo caso, oltre la possibilità di vedere due punte e vere e proprie giocare contemporaneamente, si aprirebbero soluzioni offensive interessanti. L’incapacità rossoblù di sfruttare le palle alte provenienti dalle incursioni dei terzini andrebbe a scemare grazie alla presenza di centravanti di stazza e centimetri abile di testa, inoltre la possibilità di scambiare la posizione con Sau toglierebbe punti di riferimento alla difesa avversaria. Il Cagliari ha urgente bisogno di trovare nuova linfa per un reparto che storicamente alle dipendenze del tecnico di Praga elargisce generosi dividendi. La sfida nel lunch match dell’11^ giornata potrebbe cosi diventare la classica occasione che fa cogliere due piccioni con una fava: l’innesto di Longo e la prima vittoria al Sant’Elia. Perché no?