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Attacco atomico, difesa colabrodo: le due facce del Diavolo

Si segna tanto ma si subisce pure moltissimo sotto la Madonnina

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Stasera, allo Stadio Sant’Elia, Cagliari-Milan. I rossoblù, dopo aver annichilito l’Empoli, cercano la gloria contro i diavoli. Andiamo a vedere punti di forza e debolezze dei rossoneri.

A suon di gol

17, in otto partite, davvero tanti per una squadra che ha cominciato questo campionato con poche pretese. Di questi diciassette ben nove sono divisi tra Honda e Menez. Il primo sta disputando un campionato che va aldilà di ogni  più rosea aspettativa, risultando l’uomo in più del Milan. Il secondo si è rivelato un ottimo acquisto. Arrivato a parametro zero, ha offerto imprevedibilità giocando sia da ala sia da falso nove.

Superpippo: una vita attaccando

Attaccanti si nasce. Sin da quando era un giocatore Inzaghi ha sempre amato segnare, fare gol. Da allenatore non ha perso la voglia di buttarla dentro e di attaccare, risultando un mister decisamente offensivo. L’aveva dimostrato già alla guida degli Allievi e della Primavera rossonera, lo sta confermando in prima squadra, con un propositivo 4-3-3 dove risultano esaltate le caratteristiche di molti componenti della rosa. Innanzitutto Honda, Menez ed El Sharaawy, ma anche per i centrocampisti, ed in particolare Muntari e De Jong, questo sembra il modulo più congeniale.

Una difesa ballerina

Maledetto viziaccio degli italiani:  spendere, in fase di campagna acquisti, tanti soldi per portare a casa attaccanti e fantasisti e non pensare più di tanto al reparto difensivo. Quest’anno, come anche gli anni scorsi, il Milan avrebbe avuto bisogno di difensori di livello assoluto, ha preferito puntare a quelli già in organico più il gratuito Alex, spendendo più nelle altre zone del campo. Il risultato è che i rossoneri subiscono tanti gol, ben 11 sino ad oggi, e la loro difesa balla eccome. La truppa di Zeman affila gli artigli…
 

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