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Zeman zittisce stolti e male lingue dimostrandosi un “difensivista” vincente

Tanti luoghi comuni cadono intorno al boemo

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La prima gara di campionato senza subire gol. Cominciano a cadere molti luoghi comuni circa il gioco di Zeman e nello specifico, parliamo della difesa. Proprio quella che in tanti credono che il boemo trascuri, sia come reparto a sé, sia come “fase”. Ebbene non è così, e non solo perché ieri al Castellani i rossoblù per la prima volta non hanno subito gol. No, se un problema esisteva nel Cagliari fin dall’inizio della stagione, quello non era da andare a ricercare in terza linea. Paradossalmente, zemaniananmente ragionando, il problema stava, ed ancora esiste, in attacco. Sì, perché mentre lì davanti la squadra di ZZ è ancora alla ricerca di un’identità precisa (ma la strada è buona) dietro tutto è molto più chiaro. Può giocare Rossettini, può esserci Capuano, Benedetti, Ceppitelli, Pisano, Balzano, Avelar, che la musica non cambia. La difesa del Cagliari gioca bene ed è già ben registrata. Statisticamente subisce poco e risulta solida e ben attrezzata. Luoghi comuni quelli che circondano il boemo. Favole, quelle che narrano di un allenatore menefreghista che tutto fa tranne che curarsi della fase difensiva. Luoghi comuni, appunto, roba da male lingue ignoranti, spazzati via – si spera definitivamente – in un pomeriggio ad Empoli che resterà nella storia del club rossoblù. 

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