Il Cagliari ha due giocatori che indubbiamente hanno un valore maggiore rispetto agli altri. Due ragazzi che ad ogni finestra di mercato vengono accostati a grandi squadre. Tralasciando le bandiere Cossu e Conti , che rivestono un’importanza significativa in campo, ma soprattutto all’interno dello spogliatoio, il duo più futuribile nell’immediato, resta quello formato da Ekdal e Ibarbo. Lo svedese con la complicità del colombiano ha regalato una partita indimenticabile in quel di San Siro, alimentando le voci che lo vedono già da Gennaio via da Cagliari. Ibarbo, dal canto suo dopo un mondiale sottotono è chiamato sotto l’egida di Zeman a sbocciare definitivamente.
Un Ibarbo che con i blucerchiati ha dimostrato, come del resto in questo inizio di stagione, di disputare partite bipolari: un primo tempo da dimenticare e un secondo tempo da grande protagonista. Al 58’ una sua progressione costringe Cacciatore a commettere il fallo che costa alla squadra di Mihajlovic il rigore oltre l’inferiorità numerica. È la svolta del match, che fa capire se mai ce ne fosse bisogno, in quale modo il Cagliari deve sfruttare il proprio attacco ed in particolare la saetta sudamericana. La conferma si ha pochi minuti dopo, quando Ibarbo innesca capitan Pisano che vede negarsi la gioia del goal da Romero.
Il Cagliari non può permettersi di dimenticare e lasciare inespresse le doti del suo diamante grezzo, che deve necessariamente trovare una continuità tale da farlo diventare il top player della squadra rossoblù. Al termine della gara il presidente Giulini ha ribadito con forza, in riferimento alle voci su Ekdal, che la squadra, nella finestra invernale di calciomercato, non verrà smantellata ma altresì rinforzata. Perché la salvezza passa certamente attraverso un gruppo e un gioco corale che Zeman pian piano sta inculcando ai suoi ragazzi, ma risulta imprescindibile poter disporre di giocatori come Ibarbo che possono sfruttare al meglio quanto prodotto dal resto della squadra.