Quarta partita ufficiale della gestione Zeman, quarta formazione diversa e scelte quantomeno discutibili effettuate dal mister boemo. Ogni reparto ha visto sorprese che, col senno del poi, paiono vere e proprie mosse azzardate se non da bocciare del tutto. Cragno preferito all’incerto Colombi dell’esordio casalingo non ha troppe colpe, ma siamo sicuri che questa alternanza giovi ai due giovani estremi difensori, i quali non hanno alle spalle un interprete esperto e navigato, chiesto più volte dalla nuova guida tecnica? Con Avelar e Balzano lasciati a riposo nel test infrasettimanale di Serramanna, si presagiva un impiego sicuro dei due terzini contro i giallorossi, mentre solo il brasiliano ha trovato posto nell’undici titolare. All’ex Pescara è stato preferito un Pisano in grande deficit, altamente colpevole quando tiene in gioco Gervinho in occasione del raddoppio romanista. L’unica certezza finora risulta la coppia di centrali, che senza infamia e senza lode prova a tradurre in gioco i dettami di Zeman.
La mediana ha visto l’innesto dal fischio d’inizio dell’ultimo arrivato Joao Pedro, per ora un corpo estraneo, preferito a un Dessena scalpitante e pienamente recuperato e ad un Crisetig che al momento non ha convinto, ma che ha svolto tutta la preparazione assimilando meglio schemi e volere zemaniano. Donsah per ora rimane un mistero, neanche convocato per il match contro i ragazzi di Garcia. Il giovanissimo mediano ghanese è stato uno dei migliori nel precampionato, cosi come nel test contro il Selargius; la mancata convocazione risulta, a coloro che non respirano l’aria dello spogliatoio rossoblù, perlomeno criticabile.
L’anarchico tatticamente - a detta di Zeman - Ibarbo, ha trovato per la prima volta una maglia da titolare, ma perché schierarlo a sinistra nella stessa fascia di competenza di un Maicon in forma stellare, anziché collocarlo nella fascia opposta dove operava l’anello debole della retroguardia giallorossa? Cole è sembrato in netta ripresa, ma è ancora un lontano parente di quello visto in terra britannica e Farias poco ha fatto per creargli qualche grattacapo. Il migliore in campo nella partita con l’Atalanta, ovvero il ringiovanito Cossu, non è stato inserito nemmeno in corso d’opera, qualche interrogativo è perlomeno lecito porselo. L’unica nota lieta è stato l’impiego per uno spezzone di partita della giovane promessa Longo, che se non altro ha mostrato un impegno e una voglia di giocare che fanno ben sperare per il proseguo della stagione.
Mercoledì sera in Sardegna sbarca un Torino che come i rossoblù fatica e non poco a trovare la giusta quadratura del cerchio. Ventura un ex mai tanto amato, dovrà necessariamente provare a fronteggiarlo un Cagliari diverso nel gioco e nella grinta. È vero che dopo una manciata di partite non si possono fare bilanci, ma è altrettanto vero che i campanelli d’allarme potrebbero iniziare a suonare prematuramente.