Passata una stagione lontano dalla Sardegna, più precisamente in prestito al Celta Vigo, Filip Bradaric è tornato a vestire i colori rossoblù sotto la guida di mister Di Francesco, il quale potrebbe dare al croato una seconda chance di prendersi le chiavi del centrocampo.
Il tecnico del Cagliari infatti - fin dai tempi di Sassuolo - ha sempre giocato con un uomo d’ordine e geometrie in mezzo al campo, un calciatore capace di leggere il gioco in fase offensiva e di interdire nei momenti di non possesso. Magnanelli in neroverde e De Rossi a Roma sono stati - con risultati ovviamente diversi - due interpreti dello stesso ruolo, quello del regista arretrato, che nel Cagliari è stato ricoperto negli ultimi anni da Luca Cigarini, ora fuori dal progetto dei sardi.
Bradaric ha caratteristiche adatte a svolgere con efficacia un compito così delicato. Il regista croato non è velocissimo ma possiede buona visione di gioco e tecnica di base, accompagnate da un discreto dinamismo. Queste qualità in teoria lo porrebbero, con Totò Oliva, seriamente in lizza per un posto da titolare al centro del centrocampo a 3. In più ha esperienza internazionale, il che non guasta mai quando sì affrontano partite di un certo peso.
Ci sono anche dei contro, come il fatto che Bradaric ha giocato poco nelle ultime due squadre in cui ha militato, l’Hajduk Spalato ed il Celta, perciò dovrà riprendere le misure col campo prima di poter essere valutato con accuratezza dal nuovo staff. Inoltre ha contratto il Covid-19 poco prima dell'inizio del ritiro e questo sicuramente allungherà i tempi tecnici necessari a ritrovare una buona forma psico-fisica.
In breve, se riuscirà ad essere confermato, Di Francesco troverà già in casa il suo nuovo regista, altrimenti bisognerà sondare il mercato per cercare un sostituto all’altezza della situazione.