La conferenza di presentazione del nuovo allenatore ha lasciato delle chiare impressioni riguardo la prossima stagione del Cagliari: la parola d’ordine sarà divertirsi, l’obbiettivo dichiarato quello di riaccendere l’entusiasmo della piazza.

Niente di trascendentale, ma neanche di così banale visto i tempi difficili che corrono per i club sportivi. L’epidemia di Covid ha abbattuto infatti i ricavi e ha azzerato le certezze economiche della maggior parte delle società: diritti tv, abbonamenti, biglietti, ciò che prima era scontato, oggi non lo è più. Giulini ha fatto intendere chiaramente che Di Francesco verrà supportato in tutto e per tutto dalla società, ovviamente però sempre con un’attenzione preventiva al bilancio, già adesso chiuso per la seconda volta consecutiva in rosso. Non mancheranno dei movimenti di mercato ma saranno volti alla ricerca di giocatori funzionali al sistema di gioco, più che alla caratura del nome o del semplice valore del cartellino.

Insieme al tecnico e al Presidente era presente anche il nuovo Direttore Sportivo proveniente dalle giovanili, Pierluigi Carta. Una figura che avrà il compito di fare da tramite tra la proprietà e la squadra oltre che quello di intervenire in prima persona sul mercato, cercando al tempo stesso di mantenere competitive le giovanili rossoblù. L’idea è quella di creare un forte legame tra le due aree della società, così interconnesse ma allo stesso tempo così assurdamente lontane. Meno nell’anno appena trascorso, il quale ha visto l’esordio di tanti giovani giocatori che in futuro potranno dire sicuramente la loro ad un buon livello, nel Cagliari o altrove.

Tirando le somme, le premesse perché il nuovo progetto tecnico maturi delle belle soddisfazioni ci sono tutte. Servirà unità d’intenti e qualche sacrificio ma il Cagliari dovrebbe uscirne più forte di quanto lo è stato nel complesso durante l'ultimo anno. Come sempre però, ora spetta al campo l’ultima parola.