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Cagliari, dove sta la verità?

L'analisi delle varie versioni dei rossoblu da inizio a fine stagione, da Maran a Zenga

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Qual è il vero Cagliari? La storica vittoria contro la Juventus ha messo in luce una nuova versione della squadra di Zenga che non si era ancora vista, priva dei suoi uomini più importanti, con un Primavera titolare (Gagliano) ma comunque capace di battere i campioni d'Italia più Ronaldo per 2-0.

Nessuno avrebbe sperato in un'impresa del genere, specialmente dopo le ultime gare sconfortanti in cui i sardi erano sembrati stanchi e privi di idee, basti pensare al match contro l'Udinese. Eppure questa volta i rossoblu hanno stupito, portando a casa tre punti e facendo ricredere i propri tifosi, che quest'anno le hanno viste tutte. 

In questa stagione si sono susseguiti diversi Cagliari. C'è stato quello arrembante e spettacolare di Maran, capace di inanellare 13 risultati utili consecutivi arrivando in zona Europa. Poi quello da dicembre in poi, che non vinceva più e che costrinse la società ad esonerare il tecnico trentino. 

Allora ecco la versione 2.0 di Zenga, anche questa da montagne russe. Prima una squadra incoraggiante, che torna alla vittoria dopo oltre sei mesi contro la Spal, vincendo anche 4-2 col Torino e disputando diverse gare di alto profilo. Poi, la decadenza, con una serie di pari e sconfitte che avevano allontanato i rossoblu dalla parte sinistra della classifica facendoli precipitare al quattordicesimo posto. Fino a ieri però, dove si è presentata la quinta versione del Cagliari, che non era mai stato così bello in questo 2020.

Certo, la Juve tre punti per strada probabilmente non li avrebbe lasciati se fosse stata ancora in corsa per lo scudetto, ma questa è un'altra storia. Resta il fatto che gli isolani non sono mai stati costanti in questa stagione, rinunciando a un'identità che sembrava essersi formata con Maran e che, complice i risultati no e il cambio allenatore, non è mai stata delineata e netta. 

È sempre stato un Cagliari un po' pazzo, che probabilmente ha la sua vera versione nel mezzo. Questa squadra è stata costruita non per l'Europa, anche se ad un certo punto ha fatto credere che lo fosse, ma per arrivare tra le prime dieci/ otto del campionato. Troppe aspettative? Probabile, ma questo fa parte del gioco. Restano comunque tanti rimpianti per una stagione buttata che sarebbe potuta trasformarsi in una degna celebrazione del Centenario. Se solo il Cagliari avesse azzeccato la versione giusta. 

 

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