La Banda Maran è chiamata domenica a risollevarsi dal torpore. In una gara affascinante e molto sentita, battere il Napoli alla Sardegna Arena vorrebbe dire rigenerarsi mentalmente, recuperare il tempo perduto e regalare ai tifosi una grandissima gioia.
Fondamentale sarà un buon approccio alla gara e un vigore agonistico spinto al massimo (recupero compreso). Il tutto fatto con ordine, pazienza e meno sbavature possibili visto che difronte c'è un avversario tecnicamente di alto livello, cinico sotto porta e in cerca di riscatto.
Il fraseggio degli uomini di Gattuso sarà da bloccare sul nascere, specialmente a centrocampo. Come importante sarà anche temporeggiare lucidi in fase di non possesso e alzare velocemente la testa a palla conquistata, per impostare la manovra ed attivare gli attaccanti in ripartenza.
Sfruttare i cambi di gioco e quindi il fattore sorpresa, avrà un senso se i lanci saranno veloci e poco prevedibili. Come anche i tiri da fuori, le triangolazioni e le sovrapposizioni degli esterni in fascia, propedeutiche ai cross verso il centro dell'area.
Anche sulle palle inattive - spesso causa di reti subite - l'attenzione dovrà essere massima e maniacale. Rischiare di subire gol per leggerezze in marcatura sono dettagli che contro una big come il Napoli paghi a caro prezzo.
Giù la maschera quindi e pochi fronzoli. Sono i punti quelli che servono. Badare al sodo e al concreto, con un calcio semplice e giocato a viso aperto. I buoni propositi e valori tecnici non mancano di sicuro, ma senza i tre punti (da troppo tempo) appaiono poco più che frasi fatte da pre-gara e non pienamente espresse sul campo.