Di come e quanto il centrocampo sia il reparto che assicura maggiore qualità e un rendimento costante e in grado di trascinare il resto della squadra si è ampiamente scritto e dibattuto. Tuttavia all'interno del novero dei mediani c'è chi fatica nel trovare una continuità nelle prestazioni e nell’impiego.
Reduce da un terribile infortunio rimediato nel novembre 2018, Lucas Castro ancora non è riuscito a ritrovare quella forma strabiliante che ne aveva caratterizzato le prestazioni pre rottura del legamento crociato.
Complice una folta concorrenza e un rendimento collettivo che raramente ha messo in discussione i titolari designati, il "Pata" ha goduto di occasioni a singhiozzo che di certo non ne hanno aiutato un pieno recupero.
Alla soglia delle 31 primavere, il centrocampista argentino, grazie a estro e duttilità indiscutibili, può ancora ritrovare centralità e continuità d'impiego nella seconda parte di stagione.
Difficilmente il Cagliari potrà mantenere l'attuale posizione di classifica godendo dell'apporto esclusivo dell'undici titolare designato. In tale discorso la figura di Castro si innesta perfettamente ipotizzando una rotazione maggiore nel prossimo futuro. Da interno o trequartista, l'ex Catania e Chievo, può produrre geometrie, assicurare dinamismo, assistenze e inserimenti, ovvero quelle armi che hanno reso letale la banda di Maran.
Un Maran chiamato a confermare quanto di buono prodotto sinora e recuperare un Castro che ha ancora tutte le qualità per alimentare concretamente le speranze a tinte rossoblù.