È stato un anno strano, a due facce, iniziato a fatica e conclusosi oltre le aspettative, seppur con qualche rimpianto, quello non manca mai.
Il calendario del Cagliari targato 2019 ha il volto di Rolando Maran, mister trentino arrivato in punta di piedi nel capoluogo sardo, che è riuscito a conquistarsi, non senza qualche (anche di più) difficoltà , il popolo rossoblu al crepuscolo di questo anno solare.
Si è partiti con una rosa da parte sinistra della classifica, poi è arrivato il mercato estivo, la cessione di Barella ha portato gli introiti giusti ed è stata allestita una squadra da prime 10 posizioni, che per ora milita al sesto posto, cullando un sogno chiamato Europa. L'inizio non è stato semplice come detto, ci sono state solo 6 vittorie nel girone di ritorno della scorsa stagione, la media punti non era all'altezza del campionato che si erano immaginati dalle parti di Via Mameli.
La notte contro l'Inter è stata l'unica eccezione alla regola, dove si è visto un Cagliari arrembante come raramente lo era stato fino a lì. Una certezza però ce l'aveva: Leonardo Pavoletti, che ha abbattuto il proprio record di gol in una singola stagione in Serie A, arrivando a 16 centri, senza nessun rigore. La salvezza, che sarebbe dovuta giungere con diverse giornate d'anticipo, è arrivata alla penultima gara, quella contro il Genoa, finita 1-1. Sospiro di sollievo generale e spettro della retrocessione scacciato per sempre, ma che fatica.
Cragno, Barella e Pavoletti. La spina dorsale del Cagliari è stata smontata durante l'estate. Nicolò è sbarcato a Milano, sponda nerazzurra, poi gli infortuni si sono portati via per il resto dell'anno il portiere e il centravanti, costringendo Carli e la società a una modifica in corsa del mercato, e soprattutto rivoluzionando il gioco di Maran.
Ma durante i mesi caldi sono arrivati loro: Rog-Nandez-Nainggolan, un centrocampo come non lo si vedeva da tempo su questi lidi. Il croato è il rinforzo per il dopo Barella, l'uruguagio il trasferimento più costoso della storia del club e il Ninja il sogno proibito, che finalmente si avvera. Si inizia a pensare di poter andare oltre la semplice salvezza. Dopotutto è l'anno del Centenario, e bisognerà festeggiarlo a dovere. Ma non finisce qui, perché con Cragno e Pavoletti out qualcun altro dovrà pur arrivare. Detto fatto: Olsen dalla Roma e Simeone dalla Fiorentina. Il primo si rivelerà all'altezza del ruolo affidatogli, e il Cholito andrà in gol già alla seconda presenza, calandosi perfettamente nella realtà cagliaritana.
L'aereo però si schianta prima di decollare, perché alla Sardegna Arena contro Brescia e Inter non arriva neanche un punto. Tempo al tempo, la terza sarà quella buona. E infatti, a Parma si vince 1-3, inaugurando quella che diventerà una striscia di imbattibilità da record: 13 risultati utili consecutivi, di cui otto vittorie e cinque pareggi.
Nel mezzo, il sacco del San Paolo con Castro che fa lo scherzetto al Napoli, poi la Dea schiantata a Bergamo con una prestazione perfetta, la goleada alla Viola e la pazza gara contro la Sampdoria. E poi, Joao Pedro che va in doppia cifra dopo 15 turni (come Gigi Riva), il colpo di testa allo scadere di Cerri, il ritorno al gol in A di Daniele Ragatzu, il siluro contro la Spal di Nainggolan. Quella voglia di rimanere il più possibile nei piani alti della classifica, dando fastidio alle grandi. L'unica nota veramente storta è stata la trasferta di Lecce, dove gli episodi hanno condannato il Cagliari, che non è stato bravo a gestirli.
Le ultime due gare sono da cancellare, contro Lazio e Udinese. Ma è difficile chiedere di più a una squadra che alla fine del 2019 si ritrova in sesta posizione, a ridosso della zona Champions, da vera sorpresa del campionato.
Si può concludere dunque che non è stato un anno regolare, ma, complice un mercato ambizioso e altri fattori, si è arrivati alle porte del nuovo decennio con una speranza, impensabile fino a maggio: che questo Cagliari possa arrivare in Europa, e che l'anno che verrà , quello del Centenario e dei 50 anni dallo scudetto, possa essere la volta buona. Buon 2020 a tutti.