Arrivato in Italia nello scorso gennaio, Christian Oliva è rimasto per lungo tempo un oggetto misterioso. Nessuna presenza, diverse e disparate voci su capacità e scenari futuri.
Chi meglio di un allenatore, il proprio allenatore, può offrire un quadro attendibile su un giocatore della rosa? Maran ha sempre procrastinato l’esordio del mediano uruguagio, in attesa che le migliori condizioni fisiche, tattiche e psicologiche entrassero stabilmente nel bagaglio del giovane centrocampista.
L’aver svolto tutta la preparazione estiva all’interno di un gruppo che vede proprio nella mediana la base più solida del proprio percorso di crescita, ha portato a pieno merito il numero 17 nelle rotazioni rossoblù. Un alternarsi che consente un coinvolgimento di tutti gli interpreti a disposizione, identificati non più come semplici riserve ma puntuali protagonisti.
Una dinamica chiara, che nel match vittorioso di Bergamo ha avuto un momento di grande esaltazione. Cacciatore, Lykogiannis e lo stesso Oliva, non hanno fatto rimpiangere i titolari designati attraverso una prestazione che restituisce più di un argomento circa la validità del gruppo allestito in estate.
Il goal di Oliva infatti è l’emblema del lavoro svolto da Maran e i suoi collaboratori. Il centrocampista sudamericano è ora, dopo il giusto e paziente periodo d’inserimento, un mediano prezioso che porta in dote caratteristiche diverse all’interno di un reparto eterogeneo e complementare.
Un buon inizio, che dovrà essere credibilmente alimentato dal superamento di altre e attendibili prove. Risposte che avranno la possibilità di chiarire in quale misura Oliva possa essere annoverato come un nuovo e brillante protagonista della tradizione uruguayana in maglia rossoblù.