Dopo cinque turni di campionato, due sconfitte e tre vittorie, il Cagliari si gode i suoi nove punti e un quarto posto in classifica dolce e inaspettato. Merito di lavoro e abnegazione.
Basterebbero questi dati per constatare l'evidente momento di forma del gruppo di mister Maran.

Un collettivo capace (dopo Parma, Genoa e Napoli) di leggere le gare e calibrare al millimetro le armi da utilizzare, a seconda dell'avversario di turno, delle assenze in rosa e degli interpreti chiamati in causa.

Domenica (ore 18:00) arriva alla Sardegna Arena l'Hellas Verona di Ivan Jurić. Altra sfida, altra storia. Battere gli scaligeri per avere (oltre a 3 punti) quattro parametri fondamentali da coltivare in proiezione futura.

Uscire allo scoperto – Guadagnarsi ancora più fama e buona reputazione da tutta la serie A. Poter dimostrare sul campo che con pazienza e lavoro, un gruppo di calciatori stretti attorno al loro mister, possa conseguire risultati sulla carta impensabili e far divertire i propri tifosi. Poter palesare senza timori di voler chiedere di più, in primis a se stessi.

Abituarsi alle vittorie – E nonostante arrivino punti e gloria, rimanere sempre concentrati nella difficile impresa di non perdere la testa. Facile a dirsi, molto impegnativo a farsi, ma ottimo allenamento per alimentare l'ego collettivo. Per poi preparare la trasferta successiva contro la Roma e far gravare sui capitolini l'intero fardello di un peso specifico di squadra enorme e difficile da contrastare (chiedere al Napoli).

Trovare continuità – Battere il Verona sarebbe la quarta vittoria consecutiva per il Cagliari. La costanza di risultati nel calcio è il traino morale al lavoro sul campo. Allenarsi, dopo una striscia di vittorie così importante, quasi non stanca. Al contrario, fortifica e cementa il gruppo. A tutti i livelli. Ecco un altro aspetto che potrebbe regalare un successo, contro i gialloblu veneti.

Osmosi col pubblico – Il rapporto squadra-tifoseria diventerebbe ancora più saldo e radicato. Un gruppo di ragazzi che mette l'anima in campo e difende maglia e colori, Vincendo dove si deve e provandoci dove si può. Un mix potenzialmente micidiale, da sfoderare indipendentemente da competitors e locations. Che si aspettava sulla piazza cagliaritana da tempo e per questo bene primario da alimentare. Anche questo parametro, in divenire, arma in più per il Cagliari di Maran.
Una squadra che lotta e ci crede, per un popolo prigioniero di una fede.