La squalifica rimediata da Faragò nel match casalingo con il Frosinone ha costretto Rolando Maran ad adottare un assetto differente nella trasferta successiva di Roma. Una formula che ha visto il centrocampo rossoblù retrocedere Barella nel ruolo di mezz’ala, con l’inserimento di Birsa nella trequarti.
Una modifica obbligata, che ha minato degli equilibri consolidati ed in grado di identificare nella mediana il reparto capace di offrire l’apporto necessario ad entrambe le fasi.
Il raggiungimento pressoché matematico della salvezza e la mancanza di forti motivazioni, hanno inoltre inevitabilmente indirizzato la contesa dell’Olimpico sponda giallorossa, verso una deriva poco consona ad offrire risposte attendibili.
Cigarini si è dimostrato largamente incapace nel produrre qualsivoglia idea di gioco, mentre Barella e lo stesso Birsa hanno continuamente modificato il proprio raggio d’azione, peregrinando nel rettangolo di gioco con la speranza di poter alimentare velleità raramente accennate.
Lo sloveno, se da un lato ha goduto di un contesto poco favorevole al raggiungimento di una prestazione positiva, dall’altro appare ancora lontano da una condizione fisica e atletica, ma soprattutto da una consapevolezza tattica che possa garantirgli un ruolo da protagonista.
Nonostante tale evidenza, Birsa rappresenta un’acquisizione che dovrà offrire i giusti dividendi nell’immediato futuro, ovvero in una prossima stagione che verrà affrontata facendo tesoro degli errori commessi nel campionato che si avvia alla propria conclusione.
Il Cagliari e la sua dirigenza appaiono saldamente intenzionati nel perseguire una costante crescita. Agguantare tale ambizioso obiettivo non rappresenta un percorso facile, che dovrà necessariamente passare dall’evoluzione e l’apporto di chi come Birsa ancora fatica nel trovare la giusta dimensione.