È arrivato in sordina, certo con ottime referenze, ma come un calciatore tutto da scoprire e con molte incognite, ostacolo linguistico in primis. In Bulgaria, in fondo - i tifosi pensavano - il campionato di calcio non è paragonabile nemmeno alla Serie B italiana.
Forse si sbagliavano, perché Kiril Despodov, 23 anni il prossimo novembre, ha subito dimostrato di che pasta è fatto. Lanciato nella mischia dal tecnico Maran, complice anche la poca disponibilità nel reparto offensivo, si è messo in mostra per la sua generosità e la grande corsa. Dopo essere stato costretto a fermarsi per un problema fisico, ha fatto ritorno nel match contro l'Inter.
L'attaccante, con il suo costante movimento, ha fatto partire il pressing, disorientando la squadra ospite e non consentendole un fluido e comodo giro palla. Scattato in profondità , ha poi indotto all'errore Skriniar, generando il calcio di rigore che avrebbe potuto chiudere la contesta, ma che Barella ha spedito in curva.
Se le premesse sono queste, il buon Kiril - che intanto sta alacremente studiando la lingua italiana - sembra essere sulla giusta strada.
Cosa manca? Innanzitutto un gol che, dopo tre presenze a secco, possa far sbloccare definitivamente il ragazzo.

