Cagliari-Genoa è terminata 1-0 con la vittoria di misura dei sardi (la prima in campionato dopo 81 giorni) sui liguri.

I tre punti sono arrivati grazie a una prova più di sostanza che di forma, più di spada che di fioretto, più di cuore che di tecnica. Contava tornare a vincere per proseguire tranquillamente il cammino verso la salvezza e, nonostante qualche imprevisto di troppo, l’obiettivo è stato raggiunto brillantemente.

Anche malgrado l’ennesima pesante tegola rappresentata dall’infortunio di Joao Pedro che dopo solo un quarto d’ora ha dovuto arrendersi al dolore e lasciare il posto a Ionita. Anche malgrado il proprio goleador Pavoletti non fosse al meglio della forma fisica e mentale per dei fastidi muscolari e giocasse condizionato.

Era una partita che richiedeva carattere per essere portata a casa e quest’ultimo alla squadra non è mai mancato. Non per caso ovviamente ma grazie a Maran, il quale ha disegnato uno schieramento composto da giocatori dotati di grande temperamento come Cigarini, Pisacane e lo stesso irrinunciabile Pavoletti in previsione della cosiddetta “partita sporca” e quindi della necessità di combattere oltre che palleggiare.

Tutto è andato secondo “i piani” e il Cagliari è così riuscito ad ottenere la vittoria ed una posizione in classifica (ai danni proprio del Genoa) in un momento in cui ne aveva davvero bisogno per rilanciarsi prepotentemente nella corsa che a maggio dovrà terminare con il mantenimento certo, e magari anticipato di qualche settimana, della categoria.