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La prova invocata

Nel match contro il Napoli Bradarić ha offerto una prova solida e in controtendenza con le precedenti prestazioni

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La prova fornita contro il Napoli ha lasciato più di un rimpianto in casa rossoblù. Nonostante una prestazione oltremodo positiva, la punizione in zona Cesarini di Milik ha vanificato gli sforzi profusi dalla squadra di Maran sino a quel momento.

Una perla, quella dell’attaccante polacco che non va comunque ad intaccare quanto di buono fatto da diversi giocatori rossoblù: Barella, Pisacane, Romagna e Bradarić in primis. Il regista croato classe ’92, in netta controtendenza con le prestazioni fornite nelle contese precedenti, ha offerto una prova solida ed in grado di imprimere una svolta positiva alla propria stagione e di conseguenza anche alle fortune del collettivo guidato da Maran.

Attento in fase di marcatura senza arretrare eccessivamente il proprio raggio d’azione diventando di fatto un difensore aggiunto, si è proposto ripetutamente e con convinzione come primo attore in fase d’impostazione. Non solo, diversi tentativi da fuori seppur poco precisi, hanno fatto il paio con molteplici inviti interessanti aventi come terminale privilegiato la coppia d’attacco formata da Farias e Joao Pedro.

Elementi indispensabili e imprescindibili nell’economia della formazione isolana, che avvalorano la bontà delle doti di un centrocampista balcanico, chiamato nelle prossime sfide a confermare quanto espresso nella sfortunata sfida disputata alla Sardegna Arena.

Grinta, abnegazione, spirito di sacrificio sono tutti elementi che di certo non mancano in casa Cagliari, impreziosirli con una manovra maggiormente efficace e continua è un compito da assolvere collettivamente, che tuttavia può trovare in Bradarić un agognato, valido e prezioso interprete.

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