Nonostante la sfida casalinga contro il Torino non lascerà strascichi indelebili nella storia del calcio nostrano e tantomeno notevoli spunti di riflessione meritevoli di approfondimento, sarebbe impossibile non soffermarsi sulla continuità di prestazione, ma soprattutto sull’atteggiamento da vero protagonista espresso da Niccolò Barella.
Infatti il campioncino isolano per quello che si è visto nell’arco dei novanta minuti è risultato il più propositivo tra le file cagliaritane, non solo nella mediana ma anche in fase offensiva sfiorando la traversa avversaria e mostrandosi sempre pronto a supportare sia il reparto difensivo che offensivo, mettendo a disposizione come in ogni sfida il suo magnifico mix di innate qualità tecniche, duttilità e spregiudicatezza.
La prestazione del giovane veterano rossoblù va inoltre oltremodo rivalutata dal fatto che rispetto alle precedenti apparizioni, nella sfida contro il Torino il centrocampo sardo è stato totalmente stravolto a seguito della contemporanea assenza di Castro e Bradaric, un aspetto che né ha inevitabilmente ridotto la qualità tecnica e che nello stesso tempo ha imposto al ventunenne rossoblù di prendere per mano l’intero reparto.
Appare quindi evidente che la stagione in corso si sta traducendo per Niccolò Barella come quella che sancirà la sua definitiva consacrazione come campione a tutti gli effetti, grazie ad una continuità di rendimento assodata e ad una rarissima capacita di potersi esprimere ad alti livelli sia in fase di impostazione che di interdizione, incarnando la figura del mediano moderno che qualsiasi allenatore vorrebbe avere nelle proprie fila.
