Il Cagliari attraverso la guida di Maran porta in dote un undici titolare ben preciso, in grado di restituire ampie e importanti certezze. Diversi interpreti tuttavia riscontrano notevoli difficoltà nel trovare una continuità d'impiego che ne alimenti la crescita.
Faragó, alternativa designata a Srna nelle dinamiche di inizio stagione, rientra nella categoria di coloro che il tecnico rossoblù utilizza con il contagocce. Tale situazione risulta cristallizzata in virtù di un ruolo, ovvero quello di vice Srna, che non ne valorizza le caratteristiche. Il centrocampista, perché di mediano e non di difensore si tratta, è estremamente sacrificato e poco valorizzato quando schierato nel ruolo di terzino destro.
Nella sconfitta di Torino con i bianconeri di Allegri, Faragò subentrando a Ionita, ha ritrovato una collocazione maggiormente consona nel trio di centrocampo, restituendo verve e una notevole voglia di sfruttare l'occasione. Un ennesimo non necessario indizio che impone un cambio di valutazione sulle doti dell'ex Novara.
Faragó ha delle indubbie doti che lo possono innalzare al ruolo di prima alternativa nella mediana o titolare a discapito dell'omologo moldavo. Una dose di fiducia e una quantità maggiore d'occasioni consentirebbero il recupero di un giocatore dalle qualità ancora tutte da sfruttare.
Va da se come l'acquisizione a gennaio di un terzino in grado di sostituire Srna appare un dovere a cui difficilmente è possibile venir meno, in modo da consentire la valorizzazione piena di Faragó e l'aggiunta di un tassello indispensabile nell'economia della squadra isolana.