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Maran-Joao Pedro, i motivi della scelta

Da una semplice idea a una strategia perfetta e vincente: il nuovo ruolo del “dies” brasiliano consente al Cagliari di avere più soluzioni sotto il profilo del gioco

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La gestione tecnica di Rolando Maran al Cagliari sta indubbiamente portando ottimi risultati, attraverso la sua filosofia dei tre principi fondamentali, ovvero quelli del sacrificio, della corsa e del non mollare mai.

Tuttavia, il processo evolutivo della compagine rossoblu non si è fermato solamente al modo di intendere calcio del proprio allenatore, ma è anche andata ben oltre grazie all’ausilio di scelte che hanno permesso agli isolani di progredire anche dal punto di vista tecnico e qualitativo.

Una di queste è sicuramente quella riguardante la “promozione” di Joao Pedro nel ruolo di seconda punta nel 4-3-1-2 isolano. Quella che si era presentata nella gara interna contro il Bologna come un’idea per cambiare marcia in campionato si è rapidamente trasformata in strategia perfetta.

I motivi (possibili) della scelta di mister Maran? In primo luogo, il tecnico ha voluto affiancare a Leonardo Pavoletti un giocatore che fosse forte fisicamente, che facesse la lotta nei contrasti con le difese avversarie (quello che in gergo viene definito come “lavoro sporco”) e che avesse la capacità di inserirsi senza dare alcun riferimento.

Ma non solo. L’avanzamento del “dies” brasiliano ha altresì aumentato la qualità del palleggio del Cagliari tra mediana e reparto avanzato, dando la possibilità alla squadra di avere un’opzione in più in fase di costruzione offensiva della manovra (oltre a sfruttare la tecnica di giocatori come Ionita, Bradaric, Barella e Castro).

Inoltre Joao Pedro ha potuto riscoprire il profumo della porta e dell’area di rigore (dopo tanta gavetta sulla trequarti), dando anche la possibilità di rifiatare a Pavoletti laddove vi sia bisogno di una soluzione ulteriore in zona gol (il gol all’esordio da seconda punta col Bologna ne è la perfetta testimonianza diretta).

Altro aspetto che ha reso questa scelta vincente è senza dubbio l’alternanza con Lucas Castro tra trequarti e attacco: il continuo scambiarsi la posizione dei due sudamericani e il loro completarsi a vicenda attraverso tecnica e fantasia ha reso il Cagliari più pericoloso agli occhi dell’avversario.

In definitiva, Joao Pedro è oramai diventato il perno offensivo del Cagliari dal quale può tirar fuori dal cilindro nuove proposte d’attacco di qualità e che possono dare una rinnovata linfa vitale al Cagliari nel proseguo di questa stagione agonistica.

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