Le prime due gare della stagione hanno evidenziato in casa Cagliari un persistente dubbio relativo al ruolo di seconda punta da affiancare all’insostituibile Leonardo Pavoletti. Se infatti il duo composto dall’ariete toscano e da Diego Farias erano apparsi per tutto il precampionato il più titolato a rappresentare l’ossatura del fronte offensivo sardo, a partire dal minuto cinquantasei nella sfida con l’Empoli sembra che qualcosa sia cambiato. Infatti dopo l’ingresso il campo di Marco Sau al Castellani,le gerarchie sul ruolo di seconda punta appaiono annullate.
Risulta comunque indiscutibile come già indicato da Mister Maran che i due attaccanti nonostante la rapidità nel palleggio ed il passo corto hanno specificità tecniche differenti che permette al fronte offensivo sardo di adeguarsi al meglio in funzione dell’avversario di turno. Infatti, mentre il tonarese è abituato ad un ruolo di cucitura tra la il centrocampo e il reparto offensivo, il brasiliano ama partire da esterno per poi accentrasi ed aggredire lo spazio, perciò l’avvicendamento dei folletti cagliaritani andato inscena in questo scorcio di campionato è in gran parte dettato dalla volontà di sfruttarne al meglio le caratteristiche oltre che supportare al meglio la prima punta.
La sfida di domenica prossima con l’Atalanta di Gasperini sarà un durissimo banco di prova per gli uomini di Maran che per loro sfortuna si troveranno ad incontrare una delle squadre più in forma del torneo e proprio il un contesto così particolare sarà interessante capire su chi ricadrà la scelta di seconda punta.
Perciò se da una parte potrebbe prendere corpo l’idea di rivedere Sau dal primo minuto di gioco, potrebbe anche accadere che il tecnico rossoblù sorprenda tutti rimodulando totalmente la trequarti offensiva isolana ed impiegando anche Diego Farias.

