Era arrivato a Cagliari come un oggetto quasi misterioso, come un anagramma del suo connazionale, Marko Pjaca, che nello stesso periodo firmò con la Juventus.
Lui, Pajac, classe 1993, sarebbe dovuto essere la versione sarda del bianconero, il trequartista messo nelle mani di Rastelli per essere valorizzato. Alla fine il croato non convinse, buono ma non troppo, fu parcheggiato al Benevento e l'anno al Perugia. Eppure in entrambe le sue esperienze in cadetteria, Marko ha mostrato di non essere un miracolato, anzi.
Col tempo ha spostato il suo raggio d'azione, diventando di fatto un ottimo esterno sinistro. Ha contribuito alla promozione del Benevento in modo sostanzioso e ha replicato la buona stagione con la maglia del Perugia. In due anni ha messo insieme 33 presenze ed un gol, dimostrando di poter dire la sua anche in palcoscenici più importanti.
Per questi motivi il Cagliari sarà "costretto" a fare delle valutazioni, dopo che Pajac è tornato dal prestito ed è a tutti gli effetti a disposizione di Maran. Il 25enne croato sarà vagliato nel precampionato, dove dovrà mettersi in luce per guadagnarsi la conferma, e tentare di restare in Sardegna dove, di fatto, diventerebbe l'alter ego di Lykogiannis.

