Domenica al Sant’Elia è andata in scena una prestazione maestosa della coppia di centrali rossoblù. Un Astori in versione Mondiale ha annullato i vari Cassano, Palladino Biabiany e Amauri, mandando un messaggio forte e chiaro a Prandelli e allo squalificato rivale Paletta.
Al suo fianco Rossettini ha confermato di essere un difensore di tutto rispetto, dimostrando che una maglia azzurra nel dopo mondiale può ampiamente meritarla anche lui. Lo spartito che più e più volte i due corazzieri rossoblù hanno eseguito li ha visti cimentarsi in ripetuti interventi fondamentali che hanno chiuso a doppia mandata il fortino davanti all’esordiente Silvestri, autore anch’egli di un esordio da ricordare.
Se il Cagliari ha raggiunto il traguardo minimo della salvezza, grande merito va ad una difesa che spesso e volentieri ha saputo sopperire alla carenze ataviche di un attacco che pure domenica, contro un Parma in inferiorità numerica ha prodotto rarissime occasioni da rete.
Se si aggiunge a tutto ciò un Pisano che ha disputato una delle sue migliori stagioni, riuscendo a crescere anche dal punto di vista offensivo, la difesa è il reparto che necessita di meno interventi anche in ottica futura. Astori non è un mistero che sia un osservato speciale dei maggiori club italiani ed europei, ma voci di mercato danno un Rossettini sempre più nelle mire di un club in forte ascesa come la Fiorentina.
Nell’incertezza che avvolge il futuro rossoblù, ci si può e ci si deve aggrappare a due ragazzi che meritano sicuramente grandi palcoscenici, ma che con una società più ambiziosa possono formare lo zoccolo duro per traguardi più ambiziosi e consoni ad una società gloriosa come il Cagliari.
Non ci resta che attende, ma sarebbe davvero un peccato imperdonabile separare una coppia che a differenza dei Blues Brothers non fa ridere, ma anzi fa maledettamente dannare gli attaccanti di turno.